Ostia - Al Centro paraplegici di Ostia scatta nuovamente l’allarme per la carenza di personale. Solo che stavolta la situazione è gravissima. Per diversi motivi, infatti, nell’ultimo mese non sono più in servizio due operatori sociosanitari e tre infermieri. La mancanza di questi cinque operatori si aggiunge a quella degli altri andati via nei mesi precedenti.


“La situazione”, riferisce Lucio Di Camillo, dirigente Uil Fpl,  “è precipitata all'improvviso: si vocifera, anche se ci auguriamo che non sia così, del taglio di alcuni posti letto e quindi di un piano di degenza. Noi della Uil Fpl siamo fermamente contrari alla riduzione non soltanto per il Cpo ma per qualsiasi presidio sanitario. Riteniamo inoltre che il centro di viale Vega sia una struttura all’avanguardia per il trattamento delle mielolesioni oltre che un punto di riferimento per molti pazienti del centro sud Italia”.


Secondo il dirigente sindacale, la diminuzione dei posti letto potrebbe creare una lunga lista d’attesa per i pazienti. Prosegue quindi la ferma opposizione alla chiusura del quarto piano, una delle ultime battaglie di Gennaro Di Rosa, storico paziente del Cpo scomparso ad aprile dello scorso anno, al quale il centro è stato dedicato.


Nel frattempo, è diventata routine il fatto che gli infermieri si sobbarchino i doppi turni proprio per non lasciare in difficoltà quei pazienti che, non essendo autosufficienti, hanno bisogno non soltanto di cure mediche ma anche di un sostegno psicologico e fisico.


Ma i problemi non finiscono qui. C’è infatti una forte carenza di ausiliari. Almeno un pomeriggio su due manca un ausiliario e gli infermieri, già in forte sotto organico, si devono sobbarcare mansioni non proprie della professione per non creare ulteriori disagi. “E’ addirittura accaduto”, spiega Lucio Di Camillo, “che un infermiere si sia dovuto allontanare dal reparto lasciando il medico a garantire l'urgenza in quanto non c’era nessuno che poteva portare il paziente dalla camera operatoria alla camera di degenza. Si verificano quindi anche casi di infermieri demansionati”.


Quali le richieste? Per superare l’emergenza la Uil Fpl chiede “almeno” 3 infermieri e la copertura di un ausiliario, per il pomeriggio. La sigla si dichiara disposta a  discutere proposte “a costo zero”, o quasi, con la Asl RmD, che non comportino la chiusura di posti letto nell’Azienda.