Ostia – A distanza di una settimana dall’allarme lanciato dagli operatori del Centro paraplegici di Ostia, che denunciavano la mancanza di personale, oggi CasaPound del litorale torna a sottolineare la carenza di organico.

 

 

Un problema serio che rischia di provocare disagi sia agli operatori che vi lavorano che ai pazienti. Ma un rischio altrettanto grave è che a causa della carenza di organico possano chiudere i posti letto e quindi uno dei tre reparti di degenza presenti.

 

 

"Recentemente sono state fatte alcune assunzioni di personale all'ospedale Grassi ma nessun operatore è stato inviato al Cpo”, dichiara Luca Marsella, responsabile Csi municipio XIII. “Non vorremo pensare che c'è qualcuno che abbia interesse a depotenziare o addirittura a chiudere tale struttura. La sanità pubblica è al collasso e il Cpo ne sta pagando le conseguenze. Una struttura altamente specializzata nella cura della mielolesione, punto di riferimento per tutto il centro-Italia, rischia di chiudere. Non è tollerabile  che il presidio di viale Vega venga depotenziato: chiediamo immediati investimenti e risposte alle istituzioni affinché la struttura sia il trampolino di un rilancio della sanità pubblica del litorale e di Roma”, conclude Marsella.