Ostia - "Il consenso dei cittadini di Ostia nei confronti del presidente del Municipio X Tassone è ancora più basso rispetto a quello espresso verso il sindaco Marino nell’ultimo sondaggio dei romani”, dichiara Piero Cucunato, vice-coordinatore di Forza Italia a Roma. “Una sagra di errori che non lascia scampo a giudizi positivi, elencati durante la riunione dei Club di Forza Italia, che si è tenuta venerdì mattina alla presenza di cittadini e associazioni ad Acilia”, spiega l’esponente azzurro. “Marino è stato contestato per la scelta assurda del tridente, mentre Tassone è stato criticato per la cervellotica chiusura del lungomare. Marino è stato bocciato dal Tar sull’aumento delle tariffe per i nidi, Tassone è "occupato" dai comitati di quartiere per l’emergenza idraulica del territorio. E ancora: Marino è stato annullato dal Prefetto sulle trascrizioni delle unioni civili, Tassone è stato smentito dalla sua giunta sulle strisce blu. Una partita senza fine”, prosegue Piero Cucunato, “cui i lidensi e i romani hanno assistito in questi mesi di malgoverno della cosa pubblica. Una decadenza che ha nome e cognome: Partito Democratico e che sta portando la Capitale d’Italia agli ultimi posti di graduatoria sulla qualità della vita in Europa”. “Amministratori inadeguati - sottolineano Torissi, Arno e Amato dei Club di Infernetto, Acilia e Ostia - che constatiamo quotidianamente. Non solo per l’incapacità della conoscenza della macchina amministrativa, ma soprattutto nella mancanza di risposte ai bisogni dei cittadini”. “All’inadeguatezza delle scelte deve aggiungersi l'inefficiente politica sulla mobilità, sull’ambiente, sul commercio, sulla scuola, sui servizi sociali, sul controllo delle municipalizzate, sulle politiche della sicurezza ormai sempre più demandata alle sole forze dell’ordine, rimaste l’unico baluardo a controllo del territorio. Il giudizio finale”, conclude Piero Cucunato, “può racchiudersi in uno slogan molto indicativo ‘Tassone e Marino: stesso partito stesso declino’”.


“Non serviva di certo buttare al vento 20mila euro di soldi pubblici per sapere che i romani sono stufi di questo sindaco e che l’intera città non vede l’ora che Marino torni a casa. Il Partito Democratico romano invece di blindarsi nelle stanze del potere provi a parlare con la gente. Ne scoprirà delle belle altro che sondaggi inutili. Daje Marino”, afferma Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio in merito all'utilizzo di fondi pubblici del gruppo capitolino del Pd per il sondaggio dal quale sarebbe emerso che 8 romani su 10 sono delusi dal primo cittadino.