Ostia – Reazioni immediate alla notizia dell’assegnazione di una casa popolare a Giuseppe Spada, zio di Roberto Spada, da parte del Comune di Roma.

“L’assegnazione di una casa popolare ad un membro della famiglia Spada fa sorgere inquietanti domande sulla coerenza della battaglie del Movimento 5 Stelle per la legalità. Tante dichiarazioni dopo la testata al giornalista di Nemo, Daniele Piervincenzi; la costituzione di parte civile nel processo a Roberto Spada e poi? Una casa popolare per suo zio! Spero si tratti della solita incoerenza a 5 Stelle, o dei noti errori che continuano a perpetrare. Perché, se invece l’assegnazione avviene realmente dopo un'attenta verifica sui “requisiti anagrafici, reddituali e patrimoniali” del soggetto, la sindaca deve immediatamente chiarire”. Lo dichiara in una nota Danilo Cosentino, candidato nella lista Liberi e Uguali Lazio alla notizia del parere favorevole da parte del Comune di Roma all'assegnazione di una casa popolare a Giuseppe Spada, lo zio di Roberto, con precedenti per furto e reati contro il patrimonio.

"Il Campidoglio del sindaco Raggi dà il via libera per la concessione di una casa popolare a Roberto Spada, con precedenti per furto, che la occupava senza titolo dal 2001. Il tutto ci pare alquanto incredibile, senza aggiungere altro. I 5 Stelle parlano di legalità e trasparenza quando stanno all'opposizione, ma poi quando governano e amministrano compiono simili scelte". Lo dichiara in una nota il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi.

"l'assegnazione in sanatoria da parte della Giunta Raggi al signor Giuseppe Spada (zio di Roberto agli arresti per violenza con aggravante mafiosa) di un alloggio popolare in p.zza Ener Beticca a nuova Ostia territorio del clan,e' un provvedimento inconcepibile proprio da parte di chi si dichiara impegnato al forte contrasto dei clan mafiosi a Ostia.Cosa dovrebbero pensare delle istituzioni,di fronte a questi comportamenti ,tutte quelle famiglie bisognose e per bene che attendono invano da anni una casa popolare ? Penseranno che per avere la casa a Ostia bisogna essere mafiosi o amici dei mafiosi ! penseranno che il Comune protegge i mafiosi perche' ha paura o e' connivenze! penseranno che i politici gridano in piazza lotta ai clan e poi li premiano assegnandogli le case ! Un messaggio devastante rispetto alla fiducia e credibilita' dello stato ,di cui dobbiamo ringraziare tutti la Sindaca Raggi.Il PD - include Athos de Luca-non ci sta ha subire questa onta politica ed ha presentato una mozione in consiglio per la revoca della assegnazione". Lo dichiara in una nota Athos De Luca, capogruppo dem del X Municipio. 


"In riferimento alle dichiarazioni del Sindaco Raggi circa una richiesta di accertamenti in relazione all’alloggio che l’amministrazione comunale ha appena assegnato a Giuseppe Spada si precisa quanto segue: l’art. 11 della legge regionale n. 11 del 2007 stabiliva in 24 mesi, e non oltre, i termini entro cui si doveva concludere l’istruttoria. Per meglio chiarire, è infatti erroneo fare riferimento alla sola legge regionale 2006 – n. 27 visto che, per indicare in maniera stringente come eseguire la sanatoria, fu sempre l’Amministrazione regionale di allora a produrre un’ulteriore legge, quella del 19 luglio 2007, n. 11. In essa, al Cap. III art. 11 si legge testualmente: “I comuni, nell’ambito della loro autonomia organizzativa, stabiliscono termini e modalità per l’istruttoria delle domande presentate ai fini della regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all’assistenza abitativa, da concludere entro ventiquattro mesi dalla data di scadenza del termine di presentazione della domanda stabilito nel modello approvato con delibera della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 53, comma 4 della l.r. 27/2006”. Per maggiore precisione si aggiunge che i termini per la scadenza della domanda furono fissati in 90 giorni. In conclusione, quindi, si sta parlando di norme regionali prodotte da altra Giunta, quasi un decennio fa, norme per cui la stessa Regione indicava esaurire l’efficacia nei 24 mesi successivi la loro applicazione". Lo comunica in una nota la Regione Lazio.