Ostia – Contro la chiusura dell’ufficio del giudice di pace di Ostia interviene Francesco D’Ausilio, consigliere Pd del comune di Roma. “Ho scritto una lettera al sindaco Ignazio Marino e per conoscenza all’assessore Alfonso Sabella per chiedere un loro intervento urgente presso il ministero della Giustizia su questa vicenda”, dichiara il consigliere D’Ausilio in una nota. “Si tratta di una situazione assolutamente paradossale, in un momento delicatissimo per Ostia e il suo litorale: il Governo, con il decreto sulla giustizia civile votato lo scorso 23 ottobre in Consiglio dei Ministri, aveva infatti ripristinato l’ufficio del giudice di pace a Ostia mentre il Ministero della Giustizia con una nota dell’8 gennaio scorso ha disposto per oggi, 31 marzo 2015, la chiusura dei locali che ospitano la sezione staccata dell’ufficio. Conseguentemente alla disposizione del Ministero della Giustizia, anche il Comune di Roma ha risolto il contratto con lo stabile che ospita il giudice di pace. Il Governo, di fatto, con una mano restituisce questo presidio ai cittadini e con l’altra sfratta l’ufficio del giudice di pace che deve abbandonare la sede il 31 marzo”, continua la nota.



“Questo ufficio è un presidio di legalità importante che rappresenta un simbolo per i cittadini, soprattutto in questo momento, oltre a consentire il decongestionamento del Tribunale di Roma già oberato da centinaia di processi. Dopo la scelta sbagliata di chiudere la sezione staccata del Tribunale di Roma a Ostia, i cittadini si ritroverebbero dinnanzi all’ennesima beffa. Mi auguro che alle parole roboanti espresse su Ostia in questi giorni seguano fatti concreti. Sono sicuro che il Sindaco Marino, che già in passato ha dimostrato la sua sensibilità nei confronti di questa vicenda, si interesserà prontamente di intervenire presso il Ministero per scongiurare lo sfratto di questo ufficio”, conclude il consigliere D’Ausilio.