Ostia, De Donno-Horvath: “Vogliamo un municipio attento ai diritti civili”
“Un atto dovuto - spiegano De Donno e la candidata consigliera di Laboratorio Civico X, Fe-derica Horvath - se pensiamo che la Costituzione, la Carta in cui ci dovremmo identificarci tut-ti, non pone discriminazioni di sorta, che siano di credo religioso o di sesso, garantisce a tutti pari dignità sociale e riconosce le formazioni sociali. Chi concorre ad un incarico pubblico è chiamato proprio ad essere garante e custode della legge fondativa della nostra Repubblica”. “Siamo ben felici quindi di dar spazio nel programma elettorale - aggiungono i due - anche a idee e questioni che attengono alla sfera dei diritti della persona”.
Un primo tema che Laboratorio Civico X intende avallare, riguarda il riconoscimento e le tute-le per le coppie e le famiglie LGBT. “E’ indubbio che prima dell’approvazione della Legge Ci-rinnà, - sottolineano De Donno e Horvath - esisteva un vuoto giuridico che andava colmato. Quel provvedimento è un primo passo in un’ottica di sviluppo e progresso civico. Il gradino successivo, dal nostro punto di vista, è riconoscere il valore universale dell'amore che fonde in modo egualitario e sostanziale il progetto di unione di due persone che, in sostanza, decidono di vivere insieme nel mutuo aiuto”. Altro punto cardine per un Municipio dove nessuno si possa sentire escluso, è l’aggregazione e gli spazi di visibilità. Su questo, De Donno e Laboratorio Civico sottoscrivono quanto riportato da Arcigay Roma in un documento programmatico diffuso nel maggio 2016, in piena campa-gna elettorale per le amministrative della Capitale: “Roma deve riconoscere e valorizzare le ini-ziative a tematica LGBT di aggregazione e visibilità nei quartieri della città, così come le attività turistiche e commerciali aperte a tutte e a tutti, per superare ogni forma di discriminazione”.
Un’attenzione alta, quindi, per ciò che attiene al mondo delle discriminazioni e a tutte quelle pratiche per combattere questo fenomeno. Partendo, in primis, dalla difesa e applicazione della normativa in vigore. “Se ci poniamo come una guida salda e rispettosa delle regole - precisano il candidato minisin-daco e la candidata consigliera - saremo inflessibili nel farle applicare, a tutela di tutti i cittadi-ni. Senza eccezioni”. Uno sguardo, infine, sui dipendenti delle istituzioni, traendo spunto ancora dalla piattaforma targata Arcigay che, in un capitolo specifico, scrive: “Negli uffici dell’amministrazione pubbli-ca e nelle aziende municipalizzate bisogna promuovere, attraverso iniziative formative rivolte ai dipendenti, l’uso di linguaggi e comportamenti ispirati alla considerazione e al rispetto per ogni orientamento sessuale e identità di genere”.
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