Ostia, delega delle spiagge al Campidoglio e tavolo interistituzionale, SCE: "Finalmente si cambia passo"
"E’ giunto finalmente il momento che Regione, Campidoglio e Municipio X, nella prospettiva della messa a bando delle concessioni demaniali marittime che inevitabilmente dovrà avvenire entro il 2023, lavorino di concerto per ripensare completamente il litorale della Capitale d’Italia partendo da un’analisi critica dei problemi generati da decenni e decenni di gestione predatoria degli arenili e di assenza furbesca della politica. Anche basta. Sorprende dover ribadire ancora una volta che il Sindaco di Roma non è un “alieno”, non è un “intruso” nella vita municipale, perché è il Sindaco anche nel Municipio X visto che siamo parte fondamentale della Capitale. Eh si, come in ogni Municipio di Roma Capitale, - spiega l'esponente politico - c’è un Presidente ma c’è anche il Sindaco ed è giustissimo che le Istituzioni di prossimità e quelle cittadine lavorino di concerto per gestire insieme le risorse strategiche della nostra città come lo sono il nostro mare e le nostre spiagge".
"Finalmente si torna a parlare di Roma come una città di mare, come una Capitale sul mare, finalmente si torna a quella visione di insieme necessaria per affrontare le grandi questioni che gravano sul mare di Roma, sul mare dei cittadini. Alcuni passi di avvio, oltre alla costituzione del tavolo interistituzionale, sono già stati fatti. - prosegue Possanzini - Con la D.D. dell’8 Aprile 2022, l’Ufficio Tecnico Municipale ha avviato una capillare attività istruttoria tesa a verificare la presenza di difformità edilizie, abusi e occupazioni sine titolo sui lotti che verranno messi a gara. Questo passaggio propedeutico alla messa a bando delle concessioni è determinante in quanto permetterà di sostanziare con precisione i lotti da assegnare e allo stesso tempo valutare quali strutture incamerare e quali abbattere. Serve una seria quanto approfondita e condivisa discussione sul PUA, cioè uno degli strumenti essenziali per poter innescare un vero cambiamento del nostro litorale".
"Servono nuovi tratti di arenile libero da riconsegnare ai cittadini per equilibrare la condizione inaccettabile in cui versa il tratto urbanizzato di Ostia, ad oggi quasi completamente in concessione. Serve una visione di prospettiva che possa trovare una sintesi nei principi contenuti nei bandi accogliendo ad esempio criteri nuovi come la compatibilità ambientale, la visibilità del mare, l’accessibilità alle spiagge. Siamo solamente all’inizio del cammino - conclude - e non c’è tempo da perdere. Tutto dipenderà dalla volontà politica di promuovere una vera trasformazione ad oggi non più rinviabile, ce lo chiede l’Europa e ce lo chiedono i cittadini".
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