Ostia – Dopo aver subito minacce, botte e violenze fisiche e psicologiche di ogni genere dal suo compagno per dieci lunghissimi anni una donna di Ostia ha finalmente trovato la forza di ribellarsi, denunciando alla polizia il suo aguzzino. Gli agenti del commissariato di via Genoese Zerbi sono così riusciti a porre fine ad una storia di terribile violenza familiare che si trascinava da moltissimi anni e che per la vittima, e i suoi due figli, si era trasformata in un vero e proprio calvario. Al termine delle indagini, che hanno visti impegnati per sette mesi gli investigatori, è stato arrestato M.D., 35 anni, italiano, una serie di precedenti alle spalle, colpevole di avere ripetutamente usato violenza e minacce nei confronti della ex compagna.


La vicenda ha una prima ‘svolta’ quando nel febbraio di quest’anno la donna decide di mettere fine alle violenze subite e denuncia il compagno, padre dei suoi due figli di 14 anni. La poveretta trova il coraggio perché l’ultima aggressione da parte del 35enne, che le è costata 30 giorni di prognosi, le viene fatta proprio davanti ai figli, che tentano disperatamente di difendere la madre, implorando il padre di non picchiarla. Ma l’uomo se ne infischia delle implorazioni dei ragazzi e pesta la donna. Nel corso della denuncia la vittima narra, fornendo anche certificati medici rilasciati dal pronto soccorso a partire dal 2002,  di anni di soprusi e violenze. Dopo il racconto, gli investigatori diretti dal primo dirigente, dottor Antonio Franco, raccolgono una serie di testimonianze che inchiodano l’uomo, che viene arresto una prima volta nell’aprile di quest’anno.  


Ma dopo pochi mesi gli vengono concessi gli arresti domiciliari al solo scopo di poter lavorare per mantenere i figli. In seguito, dopo le pressanti richieste di M.D., che dichiara l’intenzione di voler cambiare,  gli viene concessa anche la libertà, in attesa del processo, con il divieto però di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ex compagna. Ma il 12 settembre scorso, con la scusa di voler salutare i figli, l’uomo si avvicina alla ex, violando l’ordinanza emessa dal giudice e davanti alla scuola aggredisce e minaccia verbalmente la donna che, terrorizzata, scappa, rifugiandosi in commissariato, dove racconta l’accaduto. Immediatamente gli agenti contattano il pubblico ministero Antonio Calaresu, del Pool Antiviolenze. Il magistrato il giorno stesso richiede al giudice per le indagini preliminari competente, vista la reiterazione del reato e la spregiudicatezza dell’individuo, l’aggravamento della misura cautelare in carcere. Tutto ciò è stato possibile in quanto la procura di Roma, seppure in sospensione feriale, ha istituito un turno di P.M. specializzato nei reati di violenza ai danni delle donne. Il 35enne, irreperibile per i primi due giorni, alla fine è stato rintracciato e arrestato ieri.