Ostia – Sulla questione dei cosiddetti ‘mercatini rom’ Stefano Di Tomassi, educatore di Apei – Associazione pedagogisti educatori italiani, ha le idee chiare. “Occorre trovare un sistema operativo e integrato per affrontare la questione dei mercatini, del lavoro e dell'integrazione socio-pedagogica della comunità Rom di Ostia”, dichiara Di Tomassi. “Da anni la ricerca di una soluzione ‘si svolge’ tra l'intervento repressivo delle forze dell’ordine da una parte e il progetto di villaggio abitativo delle forze sociali. La soluzione, a mio avviso, è una risposta operativa integrata tra Asl, municipio e servizi sociali”, spiega. “In concreto,  il primo passo dovrebbe essere la sterilizzazione da parte della Asl degli oggetti recuperati dai nomadi, quindi l’ organizzazione di bancarelle da parte del municipio con un contributo economico minimo per l’occupazione di suolo pubblico e da ultimo l’intervento di educatori e pedagogisti nella comunità rom per garantire il  processo di integrazione”.

 

“’Governare’ e affrontare questo problema annoso sarebbe utile a fornire Ostia di un sistema per un recupero e riuso degli oggetti che si gettano nei cassonetti: sarebbe bello soprattutto in questo periodo di crisi. Siamo sicuri che non si voglia gestire questo processo proprio perché questo danneggerebbe le lobby economiche locali legate a marchi più o meno rinomati? Inoltre”, domanda ancora Stefano Di Tomassi, “siamo sicuri che si voglia risolvere veramente il ‘problema rom’?  Io intanto lancio questa provocazione: non credo faccia male. Insomma, la sfida è questa ed è aperta: invece di dare addosso ai poveri vogliamo migliorare questa nostra società? Speriamo di sì”, conclude. Una provocazione, sì. Quanto costerebbe sterilizzare gli oggetti recuperati dai cassonetti? La scorsa settimana la polizia locale ha sequestrato una tonnellata di materiale raccogliticcio destinata alla distruzione. Forse potrebbe essere un’idea che i nomadi, noti come fabbri e artigiani del ferro, tornino a produrre quegli oggetti della loro tradizione.