Ostia, Di Tomassi: “Preoccupante escalation della violenza: matrice unica?”
Ostia – L’attacco al comitato di quartiere Ostia nord dove vandali hanno distrutto i cestini e imbrattato con la vernice i giochi regalati dall’amministrazione provinciale tre anni fa. Poi l’intrusione negli uffici della presidenza del municipio X. E infine le minacce all'intellettuale Giorgio Jorio. Senza contare l’aggressione subita da Chiara, la ragazza di 19 anni che versa in gravi condizioni dopo essere stata picchiata dal compagno a Casalbernocchi, una settimana fa. A Ostia è escalation della violenza? A lanciare l’allarme è Stefano Di Tomassi dell’associazione Ciurma e rappresentante dell’Associazione pedagogisti ed educatori italiani. “In questi giorni il nostro territorio è sotto attacco attraverso azioni di violenza di diverso tipo, che sembrano avere come obiettivo la destabilizzazione delle istituzioni, i comitati di quartiere, i punti di riferimento culturali e intellettuali”, afferma Di Tomassi. “Sembra quasi vi sia una regia occulta che in qualche modo voglia seminare, strisciante e subdola, scoramento, tristezza, rabbia e sentimenti distruttivi in un periodo particolare nel quale i quartieri del X Municipio sono già sferzati dalle pesanti piogge e dalle devastanti alluvioni, o anche da eventi orribili e come la folle aggressione alla giovane Chiara di Casalbernocchi. Una vera opera di ‘sciacallaggio psicosociale’”. E il rappresentante dell’associazione torna a chiedere, con urgenza, un sistema di videosorveglianza come richiesto da mesi.
Il comitato Ostia Nord, che gestisce un intero parco pubblico, ha subito nella notte la distruzione dei cestini, divelti con rabbia, e l'imbrattamento dei giochi da parte dei writer. Le scritte sarebbero simili ad altre disseminate a Ostia, offensive sotto il profilo religioso. “E' inutile sottolineare che questi atti di vandalismo danneggiano non solo le persone, ma anche quegli artisti che spesso abbelliscono la città di disegni colorati e veramente apprezzabili”, aggiunge Di Tomassi. Da ultimo l’associazione segnala l'aggressione verbale e le minacce rivolte a Giorgio Jorio, artista tra i più rappresentativi del nostro territorio. “Evidentemente devo aver scritto una nota che ha infastidito più di qualcuno”, scrive Giorgio Jorio, “e da due giorni, e anche questa notte, ho ricevuto telefonate da "sconosciuti" che mi regalano qualche rabbioso insulto e poi chiudono la fulminante e "civilissima" comunicazione(...) O scrivo troppo e su tante cose. Da sempre ho suscitato reazioni più o meno civili. E la vicenda delle telefonate di questi giorni è capitata tante altre volte (...) scotto che si deve pagare per il libero pensiero”, conclude Jorio.
“L'appello che lanciamo - dichiara Stefano Di Tomassi del gruppo locale Pedagogisti ed educatori italiani - è innanzi tutto a tutte quelle organizzazioni, a quei professionisti e volontari che a vario titolo operano per le persone, nell'ambito sociale, scolastico, educativo e formativo, psicologico, spirituale e religioso, nell'animazione e nell'associazionismo, nell'arte e in genere nella relazione con la gente: in questi momenti sentano ancor maggiore la bellezza e la gioia del loro servire e della loro responsabilità civile, della loro missione tra la gente ciascuno nel suo piccolo e verso il suo più prossimo”.
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