Ostia – Alla vigilia della visita di papa Francesco alla parrocchia di San Tommaso Apostolo, all’Infernetto, stiamo assistendo ad un aumento della violenza a Ostia. Lo dichiara Stefano Di Tomassi, esponente dell’associazione La Ciurma, che torna a denunciare la presenza sui muri della città di scritte inneggianti alla rivolta, all'odio, ad “una giustizia che si conquisterebbe con la forza della lotta, un seguire Barabba più che Cristo”.Gravissimo è stato il giorno nel quale la parrocchia di San Nicola di Bari è stata ricoperta di scritte inneggianti a Satana: da quel giorno, è ormai passato più di un anno ma i muri del nostro territorio continuano ad essere imbrattati di frasi sataniche, di simboli inneggianti all'Anticristo. Questo”, sottolinea Stefano Di Tomassi, “disturba i credenti di tutte le religioni ma anche coloro che ancora non conoscono l'Amore di Dio”. 

 

“Abbiamo visto come Satana si stia accanendo contro i giovani, vediamo come i messaggi virtuali o scritti possono aggredirli: solo tre giorni fa una ragazzina di quattordici anni, nel nord Italia, vittima dei bulli, è stata indotta a suicidarsi, all'autodistruzione. Anche per questo, più o meno direttamente, chiediamo da un anno al presidente del X Municipio, Andrea Tassone, di avvisare il gabinetto del sindaco Ignazio Marino, competente in materia, per attivare il servizio di decoro urbano rimuovendo queste scritte di odio che addirittura sono comparse di fronte alle scuole: ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Eppure il murales che raffigurava papa Francesco è stato tolto dopo tre giorni... Ci chiediamo il perché. Una cittadina mi ha detto che alla vigilia della visita del pontefice non vuole vergognarsi del suo territorio. Ora”, conclude, “possiamo solo pregare perché lo Spirito Santo prepari l'arrivo di papa Francesco per gridargli :"Dove c'è l'odio ch'io porti l'amore”".