Ostia – A Ostia Yut – Youth union think contro la disoccupazione giovanile: nasce così il progetto di placement di iniziativa giovanile. Attraverso il lavoro volontario, l’organizzazione, l’impegno e la passione, Yut cerca di dare, nel suo piccolo, risposte a quello che è il dramma del nostro tempo: la disoccupazione giovanile. Gli ultimi dati Istat ci dicono che il 42,4% dei giovani italiani sono disoccupati. Un esercito di 690.000 ragazzi che, pur avendo terminato gli studi non riescono a collocarsi nel mondo del lavoro.  Il X Municipio di Roma è il più giovane della capitale e come tale porta con sé il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Un obiettivo primario di Yut è quello di contrastare la disoccupazione giovanile sviluppando iniziative formative a costo sociale; fino ad oggi, ci siamo limitati a questo. Già una buona percentuale di ragazzi che sono usciti dai nostri corsi sociali hanno trovato lavoro in precedenza.

 

Oggi Yut annuncia la nascita di un nuovo progetto che si va ad inserire in maniera sinergica e complementare con quello che già facciamo. Da quest’anno Yut istituirà il primo servizio placement di iniziativa giovanile. Attraverso una serie di accordi stipulati con imprenditori locali e piccole imprese, il movimento cercherà di collocare direttamente nel mondo del lavoro i giovani disoccupati che escono dai suoi corsi di formazione e non. Giovani aspiranti barman, social media specialist, animatori per bambini, fotografi ma anche giovani formatori in arti visive, creative ed informatiche, potranno avere la possibilità, attraverso il nostro servizio, di muovere i primi passi nel mondo del lavoro rigorosamente non in nero e con regolare contratto. Il servizio placement di iniziativa giovanile non funziona come la classica “cooperativa” che lucra sul lavoro degli altri. Il servizio non costa nulla e l’intero introito del lavoro finisce in tasca del giovane lavoratore. E’ un progetto che partirà con la stagione estiva. “Noi cercheremo di dare il massimo e di collocare, anche saltuariamente, più ragazzi possibile”, spiega Stefano Tacconi, vicepresidente di Yut.

 

Il criterio di precedenza per il placement sarà strutturato dando rilievo ai seguenti parametri: le competenze individuali, da quanto tempo si è disoccupati, l’iscrizione ai centri per l’impiego, l’età. Viene sottolineata l’assoluta impossibilita’ di garantire o promettere lavoro. Ma quello che è garantito è il massimo dell’impegno da parte di tutti i volontari nel creare e sviluppare in maniera equa e professionale il servizio a favore di tutti gli under 35 del territorio. “La disoccupazione giovanile è una piaga che noi ragazzi viviamo sulla nostra pelle, cercare di aiutarci a vicenda, senza chiedere niente in cambio, significa essere cittadini attivi e responsabili che cambiano davvero il luogo in cui vivono, rendendolo, quanto più possibile, a misura di giovane”, conclude Stefano Tacconi.