Ostia, domani 'Figure della nostalgia', un incontro con Giuseppe Di Siena per analizzare questo complesso fenomeno
"Il nome tedesco (Heimweh) indica il dolore dei malati che si trovano lontani dalla patria e di coloro che temono di non rivedere più la terra natale. I francesi, osservando gli svizzeri colpiti in Francia da questa sventura, hanno coniato la definizione di 'malattia della patria' (maladie du pays), così ho pensato di chiamarlo dal greco 'nostalgia', da 'nostos', il ritorno in patria, appunto, è 'algos', dolore o sofferenza. 'Nostalgia' starà a significare la tristezza ingenerata dall'ardente brama di ritornare in patria". Con queste parole il giovane Johannes Hofer, non ancora ventenne, presentava all'università di Basilea il 22 giugno del 1688 la sua "Dissertatio medica De Nostalghia", introducendo il nuovo termine nella sfera della medicina. La fortuna del termine fu talmente ampia, che travalicò l'ambito medico per assumere una connotazione più vasta investendo il campo letterario e musicale.
Si pensi alla poesia e alla musica romantica, in particolare ai lieder messi in musica dal genio di Schubert. Successivamente il sentimento della nostalgia ha assunto una ricca gamma di significati, ivi compresi quelli psichiatrici ed esistenziali.
Nella conversazione si cercherà di esplorare, sulla base dei testi, .l'universo psicologico e letterario di questo complesso fenomeno
Mercoledì 12 aprile ore 16.45
Biblioteca Elsa Morante, via Adolfo Cozza 7, Ostia (Roma)
Ingresso gratuito.
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