Ostia - Finalmente si è rotto il muro di silenzio sui danni che le onde elettromagnetiche causano. Se ne comincia a parlare anche in televisione. Domenica scorsa è andato in onda un servizio delle Iene, su Italia 1, molto ben documentato e chiaro su questo argomento con testimonianze indiscutibili di scienziati, ricercatori e medici.


Tutte persone al di sopra delle parti e che non hanno nessun interesse ad asserire una cosa o l'altra. “Noi conosciamo gli effetti che sono causati dalle antenne e dai cellulari perché partecipiamo sempre ai convegni sull'argomento e perchè, ahimè, abbiamo la testimonianza di quanto il quartiere abbia pagato e continui a pagare in termini di malati e vita umane”, dichiara a questo riguardo Alessandra Perlusz, presidente del comitato di quartiere Parco della Vittoria-Silvio Messina, da anni impegnata in favore dello smantellamento delle antenne di telefonia mobile presenti sulla Torre Acea di Ostia.


“Proprio la settimana scorsa siamo andati alla presentazione di un libro-inchiesta, scritto tra mille difficoltà, da due giornalisti che non si sono lasciati intimidire dagli impedimenti  incontrati. Sono Alessio Ramaccioni e Pablo Castellani. Non si è trattato di una semplice presentazione perchè c'erano molti testimoni dei fatti riportati ed alcuni politici attivi: ne è nato spontaneamente un convegno veramente interessante ed istruttivo”, prosegue.


Per chi volesse approfondire l’argomento, il libro in questione si intitola Onde anomale- Le verità nascoste sull'elettrosmog, un testo da leggere e meditare.  “E' il frutto di un lavoro condotto con caparbietà e serietà, che ha avuto il coraggio di investigare a fondo situazioni veramente critiche. Una lettura istruttiva che fa meditare e prendere coscienza. Non manca”, conclude Alessandra Perlusz, “l'inchiesta sulle “nostre maledette antenne Acea”.


Il  prezzo di copertina è € 16,90 ma acquistandolo attraverso il Comitato verrà a costare € 12. “Vi invitiamo a contattarci per poter fare un ordine unico”, informa l’esponente del direttivo.