Dragoncello - L'occupazione dell'ex centro per limpiego a Dragoncello da parte di alcune famiglie senza casa rilancia il dibattito sulla drammatica emergenza abitativa in questa città.  L'occupazione, sgomberata dalla polizia nel giro di poche ore, mette in evidenza una delle problematiche sociali più contraddittorie, complicate e diffuse nell'intera area metropolitana: la mancanza di alloggi popolari per le fasce più deboli della popolazione. Lo dichiara Filippo Lange, consigliere Sel del municipio X.  Per l’esponente politico, senza un piano casa sensato, orientato a recuperare il patrimonio immobiliare in disuso, che contempli anche le pratiche dell'autorecupero e dell'autocostruzione, difficilmente si uscirà da uno stato cronico di emergenza che costringe molti nuclei familiari ad occupare spazi abbandonati o non utilizzati.

 

“A nulla serve criminalizzare trasformando in problema di ordine pubblico ciò che invece è un problema di natura sociale, alimentato da una crisi economica che ha travolto il mondo del precariato e che non risparmia più neanche i ceti medi della società”, afferma Filippo Lange, aggiungendo che nel corso dei lavori dell’ultima commissione urbanistica è stato espresso parere favorevole alla destinazione di un immobile abusivo, nel quartiere dell'Infernetto, all'emergenza abitativa. Un altro immobile da censire nell'immediato sarebbe l'ex studentato di via delle Sirene, a Ostia, disabitato da almeno quattro anni.  Una attenta ricognizione del patrimonio immobiliare pubblico, all'interno dei quadranti della città, e la conseguente pianificazione di interventi di ristrutturazione (dalle caserme agli edifici pubblici  abbandonati o non utilizzati) consentirebbe un primo intervento orientato a non consumare territorio e a rigenerare le comunità urbane. “Il sostegno ad un piano efficace di edilizia residenziale pubblica può contenere le speculazioni del mercato immobiliare romano e rispondere concretamente alla fondamentale diritto alla casa di migliaia di famiglie romane, gettate sul lastrico dalla crisi economica”, conclude il consigliere della maggioranza.