Ostia – A Ostia è emergenza criminalità. Se ne è discusso questa mattina nel corso della commissione sicurezza: all’ordine del giorno l’escalation di episodi di piccola e grande criminalità che hanno creato un senso di insicurezza sia nei quartieri dell’entroterra che in diverse zone di Ostia.
Tra i presenti, il comandante della polizia municipale del gruppo XIII, Angelo Moretti, una delegazione del consorzio Axa e alcuni consiglieri municipali, tra cui Pierfrancesco Marchesi, Monica Picca e Cristiano Rasi. I primi a definire “insostenibile” la situazione sono stati il presidente del consorzio Axa, Donato Castellucci, e Danilo Di Pietro, titolare di una società sportiva sorta proprio accanto al consorzio.
All’Axa non si registrerebbe, tuttavia, un numero di scippi, furti nelle abitazioni e nei negozi superiore alla media. “Forse anche perché tra i suoi consorziati c’è il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro”, afferma Maurizio Giandinoto, consigliere del consorzio. Ill problema maggiore sarebbe rappresentato dalla circolazione, resa particolarmente difficoltosa dall’elevato numero di auto che attraversano l’Axa provenienti dai quartieri limitrofi e il limite di velocità, fissato a 40 chilometri orari, ma che non rispetta nessuno.
Castellucci denuncia però i quattro furti con scasso subiti nel giro degli ultimi dieci giorni dagli uffici del consorzio in via di Macchia Saponara, con l’asportazione di computer e persino delle cialde della macchinetta del caffè. Grate divelte, vetri delle porte frantumati, sistema d’allarme distrutto, serrature traforate e, soprattutto, diffuso senso di insicurezza da parte delle impiegate.
Danilo Di Pietro ha aggiunto che i ladri, forse gli stessi, sono penetrati anche al suo centro sportivo dove, in realtà, non ci sarebbe molto da rubare, benché ogni intrusione abbia provocato parecchi danni, quantificabili in circa 10 mila euro complessivi. Per fronteggiare gli attacchi dei malviventi è stato quindi chiesto un supporto da parte delle istituzioni.
Il consigliere Pdl Cristiano Rasi ha proposto di integrare meglio la presenza sul territorio delle varie forze dell’ordine, aumentando così la presenza di “luci lampeggianti”, che potrebbero quanto meno scoraggiare la piccola criminalità. Il comandante Moretti, però, ha chiarito che “sirene” e “lampeggiatori” si possono accendere solo in caso di intervento, mentre per il normale pattugliamento restano spente e quindi non servono a intimorire. A parte questa precisazione, la polizia municipale ha solo compiti di controllo del traffico automobilistico, mentre quelli di polizia giudiziaria sono appannaggio della pubblica sicurezza, dei carabinieri e della guardia di finanza.
La consigliera FdI Monica Picca, anche lei varie volte bersaglio di ladri, ha concordato con la proposta avanzata da Cristiano Rasi di una migliore distribuzione delle forze dell’ordine sul territorio, soprattutto nelle zone in cui si concentrano i reati, e di un maggiore coordinamento.
Al termine del giro di interventi il presidente della commissione, Luigi Zaccaria, ha assicurato i presenti che tutti i fenomeni di criminalità segnalati da consiglieri e cittadini saranno raccolti in un documento, che verrà trasmesso subito alla commissione provinciale di sicurezza, l’unica che, sulla base delle segnalazioni, ha il potere di disporre una diversa distribuzione delle forze dell’ordine sul territorio.
Inoltre, ha assicurato Zaccaria, proverà a contattare personalmente sia il presidente della commissione provinciale, che i comandanti delle forze dell’ordine, perché accolgano le tante segnalazioni inviate dal municipio XIII. Da parte sua, il consigliere Pdl Pierfrancesco Marchesi, che abita all’Infernetto, si sarebbe detto piuttosto sconsolato dalla mancanza di leggi nazionali che impediscano il rientro in Italia di chi è stato espulso per aver commesso dei reati.
Di fronte a questo quadro non certo rassicurante e alla mancanza di una vera strategia contro il crimine, il consigliere Pd Marco Belmonte ha suggerito di organizzare una spettacolare fiaccolata che, attraverso il clamore mediatico su stampa e tv, induca le istituzioni romane a prendere i provvedimenti necessari. Anche quelli legislativi.
Dalla discussione svoltasi in municipio, insomma, sono uscite alcune importanti conclusioni: la necessità di una maggiore coordinazione delle forze dell’ordine, per distribuirsi meglio ed essere più presenti sul territorio, soprattutto di notte; il fermo di quanti si aggirano senza apparenti motivi nelle zone più a rischio chiedendo loro i documenti; l’attivare della guardia di finanza per controllare tutte le attività sospette di illeciti e/o quelle segnalate dai cittadini, ai quali bisogna comunque garantire l’anonimato, per evitare ritorsioni; la necessità, infine, che i cittadini-vicini-di-casa si cautelino innanzi tutto tenendo gli occhi ben aperti e le orecchie spalancate per eventuali aiuti reciproci in caso di furti in abitazioni vuote o, peggio, di scassi forzati e violenti.
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