Ostia - "Questa notte i ladri si sono introdotti nell’edificio dell’ITI Faraday di Ostia, sito in via Capo Sperone 52, passando per una finestra e segando le inferriate poste a protezione, per compiere un furto di computer, il secondo in dieci giorni, il terzo in pochi mesi. Ed è passato poco più di un anno da un altro furto ancora, sempre di computer, sempre nella stessa scuola! La nostra comunità scolastica esprime la più sentita indignazione e richiama tutta la cittadinanza a una ribellione delle coscienze di fronte ad atti così ignobili! Ignobili perché colpiscono la scuola, colpiscono i ragazzi, colpiscono i cittadini che – con il contributo faticoso e sudato delle proprie tasse – permettono di mantenere in vita quello che è il primo e oggi forse l’ultimo baluardo a difesa dei valori dell’educazione, della convivenza solidale, della cittadinanza. Ogni computer, ogni proiettore, ogni aula sono il frutto di un lungo e paziente lavoro di ricerca di finanziamenti, di risparmi, di una gestione più che mai oculata delle pochissime risorse disponibili. Se vogliamo che i giovani di questo territorio abbiamo un domani, abbiamo la dignità di un lavoro vero, non elemosinato al potente di turno, dobbiamo assicurare loro la scuola, la formazione, la crescita umana e professionale. Se invece vogliamo che la nostra società sia un branco dove ognuno gioca a sbranare l’altro, con l’apparente furbizia, con l’inganno, col sotterfugio, allora dobbiamo sapere che, per pochi vincitori, avremo tutti gli altri che perdono. Il Faraday, come ogni scuola, non è solo di chi lo gestisce, non è tanto o solo di chi vi lavora quotidianamente fra mille difficoltà e con una passione che spesso supera di molto il riconoscimento economico che ne viene. Il Faraday è un bene di tutti. Chiediamo a tutti, dalle istituzioni alle forze dell’ordine, dai genitori ai mezzi di comunicazione, di non lasciarci soli, di alzare la soglia di attenzione, di parlare di queste cose, di provare con noi gli stessi sentimenti di indignazione e di resistenza. " Si legge in una nota del dirigente scolastico.