Ostia - Domenica 3 Maggio, lo scrittore Erri De Luca presenta il libro "La Parola Contraria" al Teatro del Lido. Il pamphlet dell'autore è la sua risposta al processo che lo vede imputato con l'accusa di istigazione a delinquere.

La frase incriminata "La Tav va sabotata", rilasciata alla stampa lo scorso settembre, è la testimonianza della vicinanza dello scrittore al movimento No Tav, in mobilitazione da oltre vent'anni sulle montagne della Val di Susa. Per la parola sabotare lo scrittore rischia fino a cinque anni di carcere. Il libro è l'atto di difesa che l'autore sta esprimendo fuori dalle aule di tribunale: "Comunque vada il caso giudiziario, ho potuto spiegare le mie ragioni - scrive Erri De Luca - Per questo non presento appello in caso di condanna. Il mio pacco di sale l'ho sparso sul terreno dell'accusa perché sia inservibile una seconda volta. Non sono il primo scrittore incriminato, desidero essere l'ultimo".

Il 20 Maggio si tiene la terza udienza del suo processo. In contemporanea a Ostia, vicino il vecchio pontile interrotto nei pressi dell'ex colonia Vittorio Emanuele, alcuni lettori e simpatizzanti di Erri De Luca hanno organizzato una lettura collettiva in sostegno dello scrittore: "Il suo diritto alla parola contraria, così quello della gente della Valsusa di difendere la salubrità del suo territorio, è oggetto di un sostegno corale da parte della comunità dei suoi lettori e, all'estero, anche di molti intellettuali - così scrivono gli organizzatori dell'iniziativa #ERRIcolleghiamoci - L'abbiamo fatto in prossimità di tutte le scadenza processuali, nelle librerie, nelle scuole, nei luoghi pubblici, dinanzi alle aule del Tribunale di Torino, e persino in ogni spazio aperto ovunque fosse possibile incontrarsi e ripetere in questo modo #IOSTOCONERRI".

Ingresso gratuito per l'iniziativa di domenica sera, presentata da Terranullius a cura di Luca Moretti e con la partecipazione di Michele Baronio, Tamara Bartolini e Carmen Iovine. Al Teatro del Lido va in scena il dialogo con il libro "La Parola Contraria" che vuole ricordarci cosa sono le parole e il loro diritto ad essere pronunciate. In apologia di Erri De Luca e della libertà di esprimere dissenso.