Ostia – Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale ha incontrato ieri sera i cittadini del Municipio X per discutere dei problemi del territorio. L’evento si è tenuto ieri al multisala Cineland di viale dei Romagnoli, a Ostia.   “Esprimo tutto il mio apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell'ordine per gli arresti dell'ultimo anno, che hanno scardinato gran parte del tessuto organizzativo mafioso del nostro territorio. Importante è stato inoltre mettesi in gioco come amministrazione locale e richiedere come Municipio la costituzione di parte civile nei processi", ha spiegato Monica Picca, portavoce della costituente del X Municipio". Per Cinzia Pellegrino, referente per Roma Capitale del Dipartimento per la tutela delle Vittime di violenza: "Dopo l'assoluzione del boss Fasciani dal reato di associazione a delinquere per traffico internazionale di stupefacenti, siamo ancora più preoccupati per le sorti del Litorale ed il futuro dei nostri figli. Serve un cambiamento culturale dal basso, nel quale ognuno si senta chiamato in prima persona a questa grande battaglia di coraggio per la dignità e la libertà".


"Oggi le cosche hanno invaso la Capitale in grande stile - ha aggiunto Andrea De Priamo, portavoce romano di FdI-An - dai ristoranti low cost ai bar di tendenza. Se, dunque, è vero che il 70% delle attività commerciali è in mano alle mafie, questa amministrazione deve urgentemente procedere con politiche di sostegno per i cittadini, partendo in primo luogo dall'accesso al credito, tramite il potenziamento degli sportelli anti-usura ed il loro affidamento tramite bando pubblico”. Il parlamentare europeo Marco Scurria ha sottolineato come gli Stati membri debbano “armonizzare le legislazioni in materia di antimafia per aggredire al cuore il sistema criminoso soprattutto negli interessi economici e quelle mafie che tendono a spostarsi su paesi più “permissivi” o con legislazioni inefficaci sul contrasto alle criminalità organizzate. Ma anche rivedere la gestione dei beni confiscati, colpire il sistema politico-mafioso-corruttivo e introdurre nei programmi scolastici l'insegnamento della Storia dell'Antimafia”.