Ostia festeggia con una mostra ‘!Ridere per vivere!’: il valore terapeutico del riso
GELOTOLOGIA - Il lavoro dei due pionieri della gelotologia (dal greco ghelos, risata) (comicoterapia), nato proprio ad Ostia, si è sviluppato nel tempo con la creazione dapprima del metodo “Comicità è salute” (nel lontano 1990), poi nella Federazione Ridere per vivere (1995); ancora nell’Istituto di Ricerca documentazione e formazione Homo ridens (2005) e infine nella Comunità Ospitale (posta vicino ad Orvieto, in Umbria) “La Terra del sorriso” (2005).
IL RISO - Che il riso e le buone emozioni siano terapeutiche non è più un mistero. La gelotologia poggia le sue basi sulla PNEI ( PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) ed in questi 25 anni è stata applicata da questa realtà a tutte le categorie del disagio: bambini ed adulti in ospedale, persone con handicap, persone anziane anche con demenze, persone in carcere, bambini svantaggiati in casa famiglia e poi in missioni umanitarie nel terzo mondo, come quella in Afghanistan del 2002, da cui scaturì il bellissimo film documento Clownin’ Kabul, molto apprezzato al festival del Cinema di Venezia nello stesso anno.
MEDICINA OLISTICA - Ma i fondatori, si sono spinti su sentieri ancor più avanzati, verso la Medicina Olistica e le cosiddette Nuove Scienze(psicologia energetica, fisica quantistica, epigenetica), attraverso il lavoro dell’Istituto Homo Ridens, dal quale ha preso il via anche una Scuola europea di alta formazione, per il personale sociosanitario, gli insegnanti ed i clown dottori, intitolata a Norman Cousins, pioniere della gelotologia negli USA e pacifista internazionale.
IL PROGETTO - Il progetto più impegnativo ed importante è però quello della Terra del Sorriso, un luogo d’incanto in un bosco incontaminato, in cui si pratica la permacultura, la formazione ed attività artistiche. Qui ci si propone di ospitare, riabilitandoli e prevenendo le “recidive” del cancro, bambini post-oncologici E’ questo il progetto “RI.DO.- RItorno al DOmani: riabilitazione olistica per bambini post oncologici” che si avvale dell’opera volontaria di molti diversi professionisti e, per il finanziamento, delle donazioni aperte sul sito di crowd funding www.buonacausa.org.
LA MOSTRA - La mostra fotografica (12 pannelli 50x 70 e 25 immagini 20x30 ) documenta passo passo questo quarto di secolo di lavoro, emozioni, solidarietà, servizio, impegno. Una gioia serena accomuna gli occhi di tutte le persone ritratte, i clown dottori, i volontari, le persone in difficoltà, gli insegnanti in formazione, i bambini a testimonianza che le buone emozioni, il sorriso ed il riso, quando vengono veicolate con rispetto ed attenzione ai contesti, possono rappresentare scintille di un cambiamento positivo, a volte di guarigione, in una dimensione olistica dell’esistenza. La mostra “25 ma non li dimostra” serve anche a lanciare il progetto “RI.DO.” ed a raccogliere fondi per esso.
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