Ostia – Stasera la fiaccolata organizzata dal Comitato spontaneo delle donne di Nuova Ostia. Una manifestazione bella alla quale hanno partecipato oltre 600 abitanti del quartiere.

 

 

 

 

Ha aderito e partecipato anche la Comunità Foce del Tevere. “Vogliamo complimentarci con le donne di Nuova Ostia per la bellissima iniziativa alla quale abbiamo aderito con entusiasmo perché l’Idroscalo e Nuova Ostia sono legati indissolubilmente: i nostri figli, i nostri anziani, le nostre donne ogni giorno si recano in questo quartiere per usufruire di qualunque servizio: scuola, farmacia, supermercato, assistenza medica”, dichiara Franca Vannini, portavoce della comunità.

 

 

 

“A differenza di Nuova Ostia, completamente abbandonata da questa amministrazione, l’Idroscalo è stato invece l’ossessione di questa amministrazione dal 23 febbraio del 2010. I nostri bambini, i nostri anziani, le nostre donne hanno conosciuto l’umiliazione dell’indifferenza prima e della violenza poi delle istituzioni, di coloro che erano e sono preposti alla tutela dei più deboli, perché i forti si difendono da soli”, prosegue.

 

 

 

 

“Noi, voi, non siamo carne da macello, buona solo per i titoli della cronaca nera o per qualche notizia bufala, o per ingrassare le tasche di chi specula sull’emergenza abitativa o di chi si ricorda di noi solo in campagna elettorale. Noi siamo cittadini come tutti gli altri e come tutti gli altri rivendichiamo il diritto ad avere un futuro dignitoso nel lembo di terra dove noi donne siamo cresciute e abbiamo cresciuto i nostri figli e i nostri nipoti”, spiega Franca Vannini.

 

 

 

“Noi siamo una Comunità, non un ghetto nascosto da un alto muro di cemento armato, grigio come le promesse che non ha mai mantenuto e che continuerà a non mantenere.
Siamo stati umiliati, derisi, ma non ci siamo mai arresi, come voi”.

 

 

“Noi non chiediamo più, noi pretendiamo quello che ci è dovuto: parità di trattamento e rispetto per la nostra Comunità e per questo quadrante di città.
L'Idroscalo chiede di continuare ad esistere e vivere là dove siamo cresciute, fatte donne, mamme, nonne e dove vogliamo continuare a veder crescere le future generazioni, nel luogo che amiamo”.

 

 

“Basta con progetti che non sono pensati e realizzati per il benessere di noi cittadini. Basta con progetti che non uniscono, ma dividono, progetti che creano guerre tra poveri, progetti strumentali agli interessi di pochi, che non sono mai i più deboli, camuffati da progetti per il bene della collettività. Presto faranno un centro sportivo”.

 

 

 

“Ben venga, ne abbiamo tanto bisogno, ma dentro quel progetto, è stato incluso una fumoso progetto di costruzione dell'argine a fiume. Ebbene quell’argine segnerà la fine dell’Idroscalo di Ostia.
Noi non deleghiamo più, noi vogliamo essere parte attiva e decisionale delle scelte che riguardano questo quadrante di città. Noi non consentiremo a nessuno di decidere del nostro futuro, di quello dei nostri figli e dei nostri nipoti”, conclude la portavoce della comunità.