Ostia – Il mercatino di Natale di Ostia non sarà chiuso né trasferito. Oggi il Tar del Lazio ha respinto la domanda cautelare presentata dall’Ascom-Confcommercio Roma Litorale nella quale si chiedeva l’annullamento della delibera del X Municipio di Roma Capitale relativa allo spostamento della Fiera di Natale in piazza della Stazione Vecchia a Ostia. “Con il pronunciamento del tribunale amministrativo regionale  – ha detto il presidente del X Municipio  Andrea Tassone – spero si metta fine ad un serie inutile di polemiche che hanno caratterizzato la Fiera di Natale. Il Tar ha riconosciuto la correttezza dell’operato dell’amministrazione che rappresento e ora mi auguro che l’Ascom ne prenda atto. Credo, a questo punto, che il danno d’immagine non sia il mio, ma di chi ha cavalcato una battaglia strumentale. Sono convinto, tuttavia, che sapremo lavorare e collaborare tutti insieme per il bene del nostro territorio, a cui soltanto dobbiamo pensare”. Per protestare contro la decisione di realizzare il tradizionale mercatino natalizio a poca distanza da piazza Anco Marzio nei giorni scorsi gli operatori del Centro commerciale naturale avevano organizzato una serrata abbassando le serrande e spegnendo le luci. Avevano aderito anche i commercianti di altri quartieri di Ostia. 


"Prendiamo atto del pronunciamento del Tar del Lazio relativo al ricorso presentato dall'Ascom in merito al trasferimento del mercatino natalizio di Ostia a ridosso dell'isola pedonale di piazza Anco Marzio. Tuttavia, se il X Municipio ha agito con correttezza come il presidente Tassone sostiene, allora non si spiega la decisione di ridimensionare drasticamente la Fiera di Natale a pochi giorni dall'allestimento: rispetto alla proposta iniziale, sono stati diminuiti i banchi ed è stata ridotta la durata dell'evento, 'mutilato' anche dei punti ristoro previsti. La realtà è che si sta dimostrando un progetto raffazzonato, 'scopiazzato' piuttosto male e privo di concertazione, come da sempre sostenuto dall'Ascom. Permangono, dunque, le ragioni della protesta, che di certo non vengono cancellate dalla sentenza. Non abbiamo mai “cavalcato battaglie strumentali”, dunque ledichiarazioni di Tassone sono da considerare offensive e profondamente lesive dell'immagine di questa associazione di categoria. Stupisce ancora di più l'auspicio di futura collaborazione avanzato nel finale dal presidente Tassone, considerata la lucida determinazione con la quale l'amministrazione ha rifiutato una vera occasione di confronto con gli operatori. Infine, riteniamo oltre modo difficile intavolare una 'collaborazione' con un presidente di Municipio costantemente irreperibile e, di fatto, irraggiungibile. Aldilà della sentenza del Tar, resterà nella storia di questo territorio la forte azione unitaria del CCN di Ostia e dell'Ascom del 18 novembre scorso; azione che ha rappresentato il forte malessere percepito dagli operatori economici e dai cittadini nei confronti della classe politica locale. Tassone si tenga pure la sua “vittoria di Pirro”, ottenuta a discapito della partecipazione e della condivisione delle scelte, che dovrebbero essere alla base della vita democratica." Lo dichiara Luca Capobianco, presidente di Ascom Roma-Litorale.