Premiato il film Alì ha gli occhi azzurri, ambientato a Ostia
Ostia - Premio speciale della giuria e quello come miglior opera al Festival del cinema di Roma al film Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi.
La pellicola racconta l'amicizia tra un sedicenne italiano e uno egiziano di seconda generazione. E i conflitti interiori e quelli reali che vive un ragazzo di 16 anni diviso tra la rigida cultura islamica e la degradata realtà occidentale di Ostia, dove il confine tra la vita e la morte, tra il bene e male, tra la civiltà e la barbarie sono in bilico.
L’opera di Claudio Giovannesi ha messo d'accordo critici e spettatori.
Il film trae spunto dalla vera storia di Nader Sahran, il protagonista, cresciuto in quelle periferie raccontate da Pasolini 50 anni fa. Il titolo del film è proprio un omaggio al poeta che nel '62 scrisse "Profezia", anticipando la società multiculturale.
"Mi emoziona lo sguardo così puro e innocente di Pasolini su quel mondo marginale che raccontò in Mamma Roma e Accattone”, ha spiegato il regista, che nella sua opera ha cercato di far suo “quel sentimento, anche se la differenza tra ieri e oggi è che viviamo in una società multiculturale e dei consumi: e per questo Nader entra in conflitto con la tradizione musulmana”.
Nader Sahran è stato già protagonista di un documentario di Giovannesi, "Fratelli d'Italia". Stavolta interpreta se stesso insieme all’ amico italiano Stefano Rabatti, alla sua ragazza e alla sua vera famiglia.
Nel film anche il consigliere Pdl, presidente della commissione cultura del municipio XIII, Monica Picca, nel ruolo che le è proprio anche nella vita: insegnante.
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