Litorale - Erano diventati il terrore delle  prostitute. Venivano tutti da Roma e da Ostia e agivano con lo stesso metodo: mostrando alle vittime di turno un tesserino falso della polizia di stato e tenendo in ostaggio le vittime sotto il tiro delle armi. Poi le picchiavano e le immobilizzavano rapinandole di tutto il denaro che avevano in casa.

 

 

 

I carabinieri del  comando provinciale di Latina, guidati  dal colonnello Giovanni De Chiara, li hanno presi ieri sera mentre erano intenti a fuggire dopo aver consumato l'ultimo colpo in un appartamento in via Emanuele Filiberto, nel pieno centro a Latina.

 

 

 In manette sono finiti Andrea D., 31 anni romano, Paul D., rumeno di 43 anni residente a Ostia, e due marescialli dell'Aeronautica militare, Alessandro C., 53 anni residente ad Albano, e Maurizio P., romano di 44 anni, entrambi in servizio presso l'ufficio tecnico di rifornimento dell'Aeronautica militare di Fiumicino.
 

 

 

 I quattro, nel tardo pomeriggio di ieri, si sono recati nell'appartamento di via Emanuele Filiberto dopo aver preso un appuntamento con due lucciole rumene. Sono riusciti ad entrare mostrando il tesserino falso della polizia e una volta all'interno hanno bloccato le due donne per un'ora legandole alle sedie con del nastro isolante e stordendole con dell'anestetico.

 

 

 

 

Una delle due è stata trascinata in bagno e violentata. Poi i quattro hanno fatto razzia nell'appartamento portando via la somma di mille euro. Infine le hanno chiuse in casa e sono fuggiti, ma sono stati bloccati dai carabinieri. In auto avevano una pistola, la boccetta di anestetico, i contanti appena rubati e le fascette che usavano per immobilizzare e legare le loro vittime.

 

 

 

Prima di ieri, avevano già messo a segno altri colpi, tutti con le stesse modalità. Il 6 febbraio avevano visitato un appartamento a Borgo Sabotino, le vittime erano quattro donne sudamericane. Il 23  e il 26 febbraio avevano messo a segno colpi in via Pontinia e in zona Piccarello, sempre ai danni di cinque ragazze sudamericane. Tutte erano state picchiate, addormentate e poi rapinate.

 

 

Durante una delle rapine i quattro avevano lasciato delle impronte e tracce di liquido seminale, che saranno analizzate. Il sospetto dei carabinieri è che i quattro abbiano compiuto altre rapine analoghe anche in altre province.

 

(ansa)