Ostia - "Nessun bambino nasce violento, ma lo diventa se il contesto in cui vive è violento. Ripartiamo dalla famiglia, poi dalla scuola: insegniamo ai nostri bambini che le donne non sono donne-oggetto e che nessuno si può permettere di limitare l’altrui libertà. Urliamo basta contro il femminicidio, un dramma al quale dobbiamo dare risposte prima di tutto in termini culturali". Lo ha detto Andrea Tassone, candidato alla presidenza del X Municipio (ex XIII) di Roma Capitale per il centrosinistra che questa mattina ha partecipato al flash mob che si è svolto al pontile di Ostia per ricordare Michela Fioretti, la 41enne uccisa a colpi di pistola dal marito sul viadotto Nuttal ad Acilia.


Questa mattina al Pontile c’erano più di 500 persone: oltre alle lacrime, tanti sono stati i messaggi di speranza che si sono levati al cielo, perché tragedie come questa non si ripetano più.


“Ho ancora nelle orecchie il suono dei fischietti che sono serviti, e devono servire in futuro, per rompere il muro del silenzio", ha detto ancora Tassone. "Ora è necessario che la legge sullo stalking venga applicata in tutto il suo dispositivo. Le donne che denunciano i loro stalker spesso si ritrovano ad essere sole e ancora più esposte - ha concluso Andrea Tassone - Il nostro territorio necessita di case rifugio, che sono previste dalla legge, dove le vittime di violenza possano trovare accoglienza e ricostruire la loro autonomia".