OSTIA: GLI URLANO “FROCIO COMUNISTA” E TRE GIOVANI LO PESTANO A SANGUE. I CITTADINI, INDIGNATI, ORGANIZZANO UNA PROTESTA CIVILE
Nella notte tra venerdì è sabato verso le 4 di mattina, l'incubo di un ragazzo di Ostia è diventato realtà. Fausto (nome di fantasia), trentenne e giornalista della rivista di musica 'Rumore' è stato vittima di una vile aggressione a sfondo omofobo-razzista nel litorale romano. Il perché? Il giovane, insultato e massacrato di botte, è stato reo di non aver risposto al saluto romano di tre giovani e di indossare un look considerato forse troppo appariscente. E' accaduto proprio a Ostia Lido, all'altezza della stazione Lido Nord. “Sono arrivati alle spalle - racconta ancora sotto choc Fausto - mi hanno urlato “frocio comunista” e poi mi hanno massacrato di botte”.
Il trentenne di Ostia, che per tornare a casa dopo essere sceso dalla stazione di Lido Nord deve percorrere un lungo vialone a piedi, era stato a Roma, al Circolo degli Artisti in via Casilina Vecchia per seguire il concerto del gruppo pop londinese “Micachu and the shapes”. Gli sono bastati un paio di jeans attillati, giacchetta british doppiopetto e le “frankenstein”, per essere additato come gay. Una serie di calci e pugni piovono sul ragazzo e provocano al trentenne la rottura del setto nasale, di una costola e traumi allo zigomo. Gli aggressori fuggono e l'aggredito denuncia tutto alla polizia dopo aver ricevuto le prime cure mediche all'ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia. Sulla vicenda sta indagando la Polizia di Ostia del Comando di via Genovese Zerbi.
Una delle prime dichiarazioni è stata quella del sindaco di Roma che dice che l'episodio “si tratta di una vicenda preoccupante”, basata su fatti “assolutamente allucinanti”, come quello di identificare “un modo di vestire con un comportamento”. Un problema derivato dal fatto che “nelle nostre città e nelle nostre periferie esistono gruppetti di ragazzi emarginati, che pensano di affermare se stessi in questa maniera”. Il sindaco di Roma annuncia poi “un progetto contro il bullismo e contro l'intolleranza” e la prossima istituzione “dell'osservatorio contro le discriminazioni razziali”. Denuncia e indignazione anche da parte dell'On. Alessandro Onorato, Capogruppo Udc in Campidoglio e del Presidente del XIII municipio Giacomo Vizzani.
Più duro Enzo Foschi, consigliere del Pd alla Regione Lazio “'Continuano i pestaggi vigliacchi a sfondo razzista con tanto di saluto fascista e slogan urlati che fanno ben capire in quale ambito nascano queste azioni. E' incredibile che ancora si tenti di nascondere da dove vengono questi delinquenti e il perché si sentano così tronfi e sicuri nel manifestare la loro intolleranza”.
“Piena solidarietà” arriva dall'Arcigay. “Questi continui attacchi nei confronti delle persone che si presume siano omosessuali - afferma in una nota il presidente Aurelio Mancuso - cominciano ad assumere aspetti preoccupanti, non solo dal punto di vista della sicurezza e tutela fisica delle persone lgbt”. Solidarietà che arriva anche da Giodio Ciardi (Pdl), delegato del sindaco di Roma per la sicurezza: “Esprimo piena solidarietà alla vittima della brutale aggressione. Siamo certi che le forze dell'ordine stanno facendo tutto il possibile per assicurare alla giustizia i responsabili”
Il segnale di solidarietà e di amicizia più forte arriva però dai cittadini del XIII Municipio. Tramite facebook, il Comitato Civico Entroterra 13, sta organizzando una “manifestazione di protesta civile” per far sentire la voce di chi è stanco di raccontare queste assurde aggressioni. Il titolo della protesta è “Mò, Basta” e ci sarà intorno le ore 16:00 di sabato 31 ottobre. Per saperne di più basta cliccare qui.