Ostia – Sequestrati oltre 20 chili di tonno, più un centinaio di chili di pesce misto tra cui pinne di pescecane, meduse e gamberi cinesi in quanto privi dei relativi documenti di tracciabilità come previsto dalla normativa vigente. Tutti questi prodotti sono stati posti sotto sequestro in alcuni ristoranti di specialità orientali del quartiere Prati, a Roma.

 

 

 

A condurre l’operazione la squadra del Nucleo ispettori pesca e polizia marittima nell’ambito dei servizi sui controlli sulla filiera ittica svoltasi oggi. Gli illeciti sono stati sanzionati con verbali amministrativi per un totale di oltre 11.000 euro.

 

 

 

Ad Ostia, sono invece stati “salpati” oltre 800 metri di reti illegali da un equipaggio della guardia costiera di Roma insieme al personale di Roma Natura, mentre effettuava regolari controlli nell’Area marina protetta delle Secche di Tor Paterno.

 

 

 

Le reti, che erano state illegalmente sistemate durante la notte, si trovavano nella zona Sic, ossia sito di importanza comunitaria dove,  oltre a compromettere le risorse biologiche e geomorfologiche dell’area marina stessa, rappresentavano un  pericolo per le specie animali e vegetali che la popolano e che per questa ragione sono tutelate. Inoltre, la presenza delle reti avrebbe costituito un grandissimo pericolo per quanti praticano il diving, un’attività sportiva praticabile soltanto nell’area in questione. Le reti sono state immediatamente recuperate e poste sotto sequestro.

 

 

 

 

 

L’attività di controllo effettuata della Capitaneria di porto di Roma, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Civitavecchia, sia in mare sia presso punti vendita, mercati ittici e ristoranti, prosegue senza sosta allo scopo di reprimere gli illeciti e garantire nel contempo la tutela dei consumatori e la sicurezza degli utenti del mare.