Ostia – Nonostante la pioggia che ieri mattina è caduta a Ostia una quarantina di persone hanno partecipato al sit in per dire ‘basta’ alle stragi di gatti e alla violenza contro le colonie feline del X municipio. I partecipanti, che per richiamare l’attenzione sul problema dell’intolleranza delle quale sono vittime non solo i mici ma anche le volontarie che li accudiscono, hanno portato dei gattini di peluche. L’iniziativa, organizzata da Susanna Pani, presidente dell’associazione ‘Gatti uniti’, si è svolta sabato mattina in via Ferdinando d’Aragona, tra l’ex hotel Kursaal e il ristorante Dish, dove c’è, o per meglio dire, c’era fino a due settimane fa una colonia felina.



Poi, due settimane fa, il doloroso ritrovamento di una micina morta, probabilmente avvelenata con un topicida, e la ‘sparizione’ di tre cuccioli di tre, quattro mesi. Non si tratta purtroppo del primo episodio di violenza ai danni di creature indifese e delle persone, le ‘gattare’ ma anche i ‘gattari’, che se ne prendono cura, spesso vittime di atteggiamenti ostili, di insulti o, addirittura, di aggressioni.



Va ricordato che le colonie feline, censite e riconosciute dal comune di Roma, rappresentano un patrimonio riconosciuto della Capitale: c’è un regolamento che deve essere rispettato sia dai volontari sia dai cittadini a tutela dei gatti, creature ‘magiche’. Roma è nota in tutto il mondo per la presenza dei mici tra i resti dei Fori Imperiali, alla Piramide… Praticamente in ogni angolo della città. Susanna Pani, sensibile persona che a breve promuoverà nuove iniziative sul territorio per favorire una cultura del rispetto, annuncia che a breve “replicherò la manifestazione… Senza pioggia, possibilmente”. Il messaggio? Rispettare gli animali. Il Mahatma Gandhi, la Grande Anima dell’India, sosteneva che “il grado di civiltà di un paese si misura anche dal rispetto mostrato verso gli animali”.