Ostia – E’ avvolta nel mistero la morte di Milon Sayal, il 34enne del Bangladesh rimasto vittima di una violenta aggressione la mattina dell’8 ottobre scorso, a Ostia. A mobilitarsi per chiedere chiarezza sono i suoi due fratelli, che proprio ad Ostia hanno organizzato una manifestazione al porto turistico per sensibilizzare i cittadini sul caso lunedì pomeriggio.

A quanto hanno riferito a Ostia Tv i suoi fratelli, Milon, dopo essere stato colpito alla testa intonro alle otto della mattina dell’8 ottobre in via Enea Picchio, forse per essere rapinato, rimase a terra da solo, agonizzante, prima di essere trasportato all’ospedale Grassi di Ostia alle 11.30. Da lì, viste le sue gravi condizioni, fu trasferito al San Camillo di Roma dove morì la sera del giorno successivo, un lunedì.

Il giovane, che lavorava presso una pista di ghiaccio, viveva con i fratelli in un appartamento nel quartiere San Giovanni. “E’ davvero strano che si sia recato a Ostia, non sappiamo chi dovesse incontrare la mattina di domenica. E’ strano”, ripete uno dei fratelli, “che domenica, il giorno dell’aggressione, invece di dormire in quanto la notte lavorava, sia andato a Ostia… L’ipotesi della polizia è che sia stato rapinato, ma i residenti ci hanno detto che al mattino la zona è tranquilla. Insomma, se qualcuno ha visto qualcosa ci aiuti a far luce su questo omicidio anche in maniera anonima”, chiedono i familiari di Milon, invitando a contattare il numero 3281167191 o ad inviare informazioni all’indirizzo mail shahintalia@yahoo.com.