Ostia, in Italia sotto falso nome: arrestato latitante rumeno per tratta di esseri umani
Ostia – In Italia sotto falso nome, è stato arrestato un latitante rumeno per tratta di esseri umani. L’uomo, O.G., 28 anni, è stato notato a bordo di un’auto con targa straniera dagli agenti di una volante del commissariato Lido dalla quale è poi sceso per incontrare una donna con cui ha scambiato alcune informazioni, prima di darle una somma di denaro. L’atteggiamento sospetto ha però insospettito gli investigatori che a quel punto hanno deciso di avvicinarsi per controllarlo. Evidentemente in preda al nervosismo, alla richiesta dei documenti, l’uomo ha mostrato una carta di identità che però, per conformazione e caratteri, non ha convinto gli agenti. Approfondito l’accertamento, i poliziotti hanno scoperto che il nome della persona presente sul documento, per corporatura e colore dei capelli, apparteneva a una persona diversa da quella che avevano davanti.
Interpellato ancora una volta dagli uomini in divisa, il fermato ha confermato di essere la persona le cui generalità erano riportate sul documento ma gli agenti, ormai certi che l’uomo stesse mentendo, lo hanno accompagnato in ufficio ed effettuato nuove verifiche. Un’accurata ulteriore indagine ha consentito di scovare la dimora dell’uomo, un appartamento occupato abusivamente nella zona di Ardea, dove sono stati trovati gli elementi utili per risalire alla vera identità dello straniero. All’interno del locale infatti, oltre a moltissimi generi alimentari, su cui sono in corso indagini per cercare di rintracciarne la provenienza, gli investigatori hanno trovato una patente di guida raffigurante l’immagine del fermato e le sue vere generalità. Il 28enne è inoltre risultato colpito da un mandato di cattura europeo emesso dalla Repubblica della Romania per reati concernenti la tratta di esseri umani. Messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria, lo straniero è stato indagato anche per aver fornito false generalità all’autorità, mentre sono in corso accertamenti sul grande quantitativo di alimenti trovati nel suo appartamento che da un primo esame potrebbero essere di provenienza furtiva.
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