Ostia – Un incendio di probabile natura dolosa ha distrutto il magazzino del Teatro Fara Nume di Ostia. Le fiamme sono divampate nella serata di lunedì nel capannone che si trova in via della Carlinga, all’Idroscalo, che ospitava le scenografie utilizzate per gli spettacoli dello stabile di via Domenico Baffigo, dove questa mattina si è svolta ‘Mafia, comprenderla per combatterla’, la conferenza di presentazione dei percorsi didattici per le scuole superiori del X municipio organizzata dall’Osservatorio regionale per la legalità e dagli studenti.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Ostia e i carabinieri che indagano sul rogo. Il magazzino in precedenza ospitava l’ex tipografia del quotidiano Il Giornale di Ostia. “Un atto inquietante, l'ennesimo, un gesto che più di ogni altro rappresenta l'involuzione civile e culturale alla quale stiamo, troppo spesso, passivamente assistendo”, ha commentato Marco Possanzini per Sinistra italiana X Municipio.

“La risposta delle istituzioni, delle forze politiche e dei cittadini dovrà essere chiara, forte e non dovrà limitarsi alla individuazione dei responsabili. La magistratura ha fatto e sta facendo la sua parte nel contrasto alla criminalità, ma sta alla politica, alle istituzioni, ai cittadini fare la propria”, sottolinea l’esponente politico.

“Lo abbiamo detto in maniera chiara anche in campagna elettorale con il nostro candidato sindaco Stefano Fassina, oggi consigliere comunale, il quale decise di iniziare la sua campagna elettorale proprio nel nostro territorio affrontando, fra gli altri, il tema della legalità e della ricostruzione morale e civile della nostra città. Abbiamo il dovere di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per ricomporre quella frattura, troppo spesso giudicata insanabile, fra cittadini e istituzioni, fra cittadini e forze politiche, istituendo osservatori antimafia in ogni Municipio di Roma Capitale e dando piena applicazione al protocollo antimafia promosso dall'Associazione Da Sud. Siamo in campo con le forze sane di questo territorio perchè non ci arrendiamo all'evidenza. Non possiamo perdere altro tempo”, conclude Marco Possanzini.

Solidarietà e vicinanza al Teatro Fara Nume è stata espressa dai rappresentanti del Partito democratico di Ostia. “Se è vero, come sembra, che l'impianto elettrico del capannone non era in funzione, allora diventa difficile credere nell'ipotesi dell'evento accidentale e l'avvenimento assume senz'altro dimensioni inquietanti”, dichiara Giovanni Zannola, ex consigliere municipale dem: “Confidiamo nel lavoro degli investigatori augurandoci si tratti soltanto di una fatale coincidenza, tuttavia non dobbiamo mai smettere di vigilare e di impegnarci al fine di sviluppare gli anticorpi necessari per debellare il cancro della mafia. Rinnovo la mia stima ed esprimo tutta la mia solidarietà per quanto accaduto all'intero staff del Fara Nume: chi nella società civile si batte con le armi della cultura e del dialogo non è mai solo".

Michela Di Biase, capogruppo Pd capitolino: “L'incendio della notte scorsa che ha danneggiato il magazzino di via Carlinga dove erano ospitate anche le scenografie del teatro è un fatto allarmante soprattutto perché coincide con l’ evento odierno: ‘lezione di legalità’ per sostenere la lotta alla mafia. Auspico pertanto che venga fatta al più presto massima chiarezza sull'accaduto al fine di fugare ogni dubbio sull'eventuale matrice dolosa del rogo”.

Casapound: “Non accettiamo strumentalizzazioni politiche sul nostro territorio e nemmeno silenzi di convenienza: come sempre nessuno ha il coraggio di dire la verità a parte noi che forse siamo l'unico movimento politico che combatte realmente la vera mafia, che per interessi economici importanti ha etichettato, bloccato e affossato Ostia».