Ostia - E’ ancora lontana la soluzione per risolvere il problema, ormai annoso, dell’insabbiamento del canale dei pescatori di Ostia: ancora non sono arrivati i 70 milioni necessari ad effettuare gli interventi di ristrutturazione dei moli e del prolungamento di quello di destra. A darne notizia, deluso, è Vincenzo Basso, presidente dell’Associazione Canale dei pescatori Roma, all’indomani dell’incontro con la commissione straordinaria del X municipio.


L’INCONTRO - Il commissario prefettizio Domenico Vulpiani nel pomeriggio del 19 gennaio ha presieduto un incontro sui problemi legati all’insabbiamento della foce nell’aula Massimo Di Somma alla presenza della commissione straordinaria al completo, del direttore del municipio, architetto Cinzia Esposito, del comandante della capitaneria di porto di Fiumicino, capitano di vascello Fabrizio Ratto Vaquer, del comandante della delegazione di spiaggia di Ostia, dei titolari dei rimessaggi, dei pescatori professionali, del diving e dell'Associazione Canale dei Pescatori.



I 70 MILIONI – “Il prefetto Vulpiani ha informato i presenti che il municipio è in attesa della somma di 70 milioni di euro del ‘Piano di riqualificazione complessivo del Litorale’ necessari per gli interventi a Ostia e che comprende interventi anche per il canale dei pescatori come la ristrutturazione dei moli esistenti e il prolungamento di quello di destra per limitare il fenomeno dell'insabbiamento; la ristrutturazione del ponte sul lungomare Caio Duilio e del ponte di Castel Fusano e la manutenzione per la pulizia dell'alveo del canale, dalla foce all'interno, per circa 3,5 chilometri”, dichiara il presidente Vincenzo Basso, aggiungendo che “per l'accreditamento di tali indispensabili fondi la Commissione è in continuo contatto con la Regione e con il presidente Nicola Zingaretti”.


IL DRAGAGGIO – “Durante l’incontro il direttore del municipio Cinzia Esposito ha informato che questa settimana, sarà pronta la gara per appaltare la manutenzione, ossia il dragaggio della foce del canale per risolvere il problema dell'insabbiamento. Purtroppo”, prosegue Vincenzo Basso, “per l'esecuzione del dragaggio si dovrà attendere l'aggiudicazione dell'appalto non prima di 60-90 giorni. A maggio, inoltre, scadono le analisi delle sabbie necessarie alla loro rimozione. Per risolvere il problema attuale, cioè per un dragaggio a breve tempo, nell'impossibilità di procedere in regime di ‘somma urgenza’, il municipio cercherà di coinvolgere i mezzi della protezione civile o del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano”. “Il comandante della capitaneria di porto Fabrizio Ratto Vaquer, consapevole del difficile momento, ha assicurato la disponibilità e l'assistenza della capitaneria”, afferma ancora Vincenzo Basso che preoccupato conclude “In conclusione, pur rendendoci conto della particolarità del momento, delle difficoltà della commissione straordinaria, preso atto dell'impegno e della disponibilità dell'amministrazione municipale, la soluzione è ancora lontana”.