Possanzini (Sinistra Civica Ecologista Municipio Roma X - Sinistra Italiana): “Mettersi dalla parte dei cittadini, combattere le mafie presenti nel nostro territorio vuol dire anche fare tutto il possibile per scongiurare la chiusura dell’Amendola rafforzando l’offerta didattica e i progetti educativi”

Ostia (Rm) – “Quanto accaduto nel plesso scolastico dell’Amendola dove un’insegnante è stata aggredita da una esponente del clan Spada è un fatto gravissimo che non può e non deve essere sottovalutato. Esprimiamo tutta la solidarietà possibile all’insegnante vittima dell’aggressione, a tutto il personale scolastico, agli alunni ed ai genitori sconvolti e spaventati per quanto accaduto. Ostentare l’appartenenza al clan Spada, gridando prima di prendere a schiaffi e pugni l’insegnante in modo da far sentire tutti, è un altro elemento inquietante su cui non possiamo chiudere gli occhi”. 

Lo dichiara in una nota Marco Possanzini, Capogruppo Sinistra Civica Ecologista Municipio Roma X - Sinistra Italiana.


“La disinvoltura e l’ostentazione della mafia sul nostro litorale, plasticizzata anche attraverso foto che ritraggono il boss di turno al fianco di personaggi noti, è un altro elemento che non può essere derubricato. Nel Municipio X la mafia c’è ed ha articolazioni molto ben radicate nel tessuto sociale ed economico così come la corruzione certificata da arresti ed inchieste in corso. – prosegue - Ed è per questo che abbiamo voluto con forza, per la prima volta nella storia del nostro Municipio, la costituzione dell’Osservatorio Municipale sulla legalità e sull’antimafia sociale. In un Municipio come il nostro, sciolto pochi anni fa per infiltrazioni mafiose, non può esserci spazio per dubbi o ambiguità. Per questo chiediamo al Municipio X e al Campidoglio, nelle persone del Presidente Falconi e del Sindaco Gualtieri, di costituirsi parte civile nel procedimento che scatterà a seguito della denuncia per aggressione con metodo mafioso subita da un’insegnante dell’Amendola”. 

 

“Ma non basta. Il ridimensionamento scolastico, gli accorpamenti e le logiche di razionalizzazione aritmetica dei costi della scuola pubblica, accompagneranno inevitabilmente il plesso dell’Amendola verso la chiusura. Di questo dovremmo parlare, assumendoci ognuno le proprie responsabilità. Non possiamo permettere che l’Amendola chiuda, dobbiamo invece sostenere quella scuola perché rappresenta un avamposto di legalità e cultura, un presidio indispensabile per tutto il quartiere” sottolinea.

 

“Mettersi dalla parte dei cittadini onesti, combattere le mafie presenti nel nostro territorio, vuol dire anche fare tutto il possibile per scongiurare la chiusura dell’Amendola rafforzando offerta didattica e progetti educativi. Ed è per questo che stiamo lavorando da mesi con la Consigliera Arcamone, la FLC CGIL ed il locale comitato cittadino, ad una iniziativa che si svolgerà proprio all’Amendola. Ricordando Peppino Impastato diciamo che il primo passo, dei cento necessari, per sconfiggere le mafie nel nostro territorio consiste nel salvare l’Amendola dalla chiusura promuovendo e rafforzando le attività didattiche e laboratoriali, scolastiche ed extrascolastiche, che quel plesso può e dovrà ospitare. Noi ci siamo e non faremo passi indietro nemmeno per prendere la rincorsa” conclude il consigliere Possanzini.