Ostia, investito a morte da un suv dopo liti per i cani: due arresti per l’omicidio di Claudio Celletti
Di Maria Grazia Stella il 10/04/2025
Dopo approfondite indagini gli agenti della Squadra Mobile capitolina e del X Distretto Lido di Roma hanno tratto in arresto due 39enni accusati di essere stati il mandante e l’esecutore materiale del fatale investimento di Claudio Celletti
Ostia (Rm) – Fu travolto e ucciso da un suv a Ostia dopo delle liti per i cani: oggi è scattato l’arresto per omicidio per la morte di Claudio Celletti per due uomini, riconosciuti quali mandante ed esecutore materiale.
Svolta nelle indagini per la morte di Claudio Celletti
E’ svolta, dunque, nelle indagini per l’uccisione di Claudio Celletti, travolto da un suv lo scorso 4 marzo in largo delle Marianne, nel parcheggio adiacente l’area cani della Pineta delle Acque Rosse, a Ostia, mentre si trovava di spalle con il suo cagnolino in braccio, pronto a salire in macchina.
Gli arresti
Sono stati gli agenti della Squadra Mobile capitolina e del X Distretto Lido di Roma, dopo approfondite indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, nella giornata di oggi, giovedì 10 aprile, a eseguire l’ordinanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini italiani, entrambi 39enni, accusati di essere stati il mandante e l’esecutore materiale del fatale investimento di Claudio Celletti, deceduto a seguito delle lesioni mortali la settimana successiva, l’11 marzo.
La ricostruzione dell’incidente mortale
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, alle 15 di quel giorno, infatti, Claudio Celletti, dipendente dell’Ama che sarebbe andato in pensione a breve, era stato investito mentre era girato di spalle e aveva in braccio il cane, da un suv di colore chiaro il cui conducente era subito fuggito ad altissima velocità. A seguito delle gravi ferite riportate, la vittima, nonostante fosse stata soccorsa in eliambulanza, era poi venuta a mancare l’11 marzo, all’ospedale San Camillo di Roma.
Le indagini
Le indagini, immediatamente avviate e in prima battuta affidate agli agenti del X Gruppo Mare della polizia di Roma Capitale e poi agli investigatori della Polizia di Stato, hanno permesso di raccogliere gravi indizi in merito alla responsabilità dei due indagati. Grazie ad alcune testimonianze e all’analisi dei sistemi di videosorveglianza, infatti, è stato possibile individuare, in un orario e luogo compatibili con l’investimento, un’automobile Jeep Renegade di colore grigio di proprietà di uno degli indagati, identica per modello a quella che ha causato la morte della vittima.
Il movente dell’omicidio
Nel corso delle indagini gli inquirenti sono riusciti a risalire al movente dell’omicidio, che sarebbe da ricercare in alcuni dissidi insorti per la convivenza e la gestione dei rispettivi cani, tra la vittima da una parte e gli indagati dall’altra, consentendo poi agli investigatori di individuare il presunto mandante e concorrente morale del reato anche alla luce di alcune esplicite minacce di morte rivolte alla vittima in precedenti occasioni.
Parallelamente all’esecuzione del provvedimento cautelare è stato eseguito il sequestro della jeep individuata come quella con la quale è stato investito Claudio Celletti.
Gli indagati sono stati condotti presso la casa circondariale di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si precisa che i procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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