Ostia – Per l’hotel Kursaal 2000 srl è “finalmente” arrivata l’ordinanza di sgombero. A firmarla il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. I motivi? Degrado, rischio igienico-sanitario e anche mancanza di sicurezza. Gli occupanti – nuclei familiari e persone in emergenza abitativa per un totale di circa venti cittadini italiani e stranieri – avranno sessanta giorni di tempo dalla notifica dell’atto per lasciare l’albergo di via Ferdinando D’Aragona, a Ostia levante. L’ordinanza è stata firmata nei giorni scorsi dal primo cittadino.

 

Dall’aprile del 2009, quando il Kursaal fu occupato da alcuni ex sgomberati dell’Idroscalo, che all’inizio  vi erano stati sistemati dall’amministrazione capitolina a seguito delle alluvioni  e per un periodo che avrebbe dovuto essere temporaneo, sono invece trascorsi tre anni e cinque mesi.  E purtroppo durante tutto questo tempo quella che era una bellissima struttura, addirittura in linea con l’eco-sostenibilità, è andava via via degradandosi. Sia all’interno che all’esterno. Ed il proprietario, Giorgio Bertusi, presidente di Assohotel, ha chiesto incessantemente l’aiuto delle amministrazioni e delle istituzioni trovandosi spesso “solo”. Come ha più volte denunciato.

 

Il Kursaal, da sistemazione temporanea per gli sfollati, si è così trasformata in poco tempo in un luogo degradato e fatiscente. Tra marginalità e degrado.  Ma adesso lo sgombero è imminente. Resta da capire cosa accadrà dopo. Dove andranno quella ventina di persone? E poi, cosa ne sarà dell’albergo dopo l’allontanamento? Saranno dati gli strumenti a Bertusi, che è amministratore della società, di ristrutturarlo? Lui, il titolare, non ha mai puntato il dito contro i suoi ospiti, comprendendo il disagio che vivevano.

 

Ha però trovato il coraggio di presentare un esposto alla procura contro il prefetto, il sindaco ed il presidente del municipio lo scorso 27 gennaio. Nell’esposto-denuncia Giorgio Bertusi, a nome della società Kursaal 2000 srl, chiedeva “l’ennesimo, immediato intervento delle forze dell’ordine, lo sgombero di persone e cose dalla propria struttura alberghiera”.

 

 Una richiesta più che giustificata perché in quella situazione di marginalità sociale, in quelle condizioni di degrado il luogo era purtroppo diventato location di episodi anche violenti. Risale a qualche mese fa l’intervento dei carabinieri che fermarono un uomo per maltrattamenti nei confronti della moglie e della figlia. Adesso la struttura, nata oltre quaranta anni fa, potrebbe rinascere e ritornare ad essere il luogo piacevole dove trascorrere una vacanza a due passi dal mare. Anche se il restyling si annuncerebbe piuttosto lungo e complesso. Ma non impossibile.