Ostia, l’allarme di Uil Fpl Asl Rm3: “Grassi chiuso per ferie? Servono 100 operatori”
Fino ad ora il grande senso di responsabilità degli operatori ha permesso che l’ospedale si reggesse in piedi, ma quando si tira troppo la corda si rischia che si spezzi, ed a pagarne le conseguenze non sono solo gli operatori ma anche i cittadini. Cosa deciderà di fare l’azienda? Chiudere o accorpare i reparti? Siamo contrari a questa soluzione perché Ostia, che raggiunge una popolazione fino ad un milione di persone nel periodo estivo, significherebbe creare il caos in un contesto dove già nel periodo invernale i posti letto/servizi sono insufficienti.
La Uil Fpl chiede che l’azienda, in concerto con la Regione Lazio, in via eccezionale per la Asl Roma 3 che a differenza di altre Asl triplica la sua popolazione nel periodo estivo, procedano all’assunzione di 100 operatori tra infermieri e o.s.s.. Naturalmente no alle cooperative perché le esternalizzazioni a nostro avviso oltre che aumentare i costi portano a stipendi molto inferiori dei loro colleghi già strutturati. Infine facciamo un appello ai cittadini, movimenti, associazione (che nel caso del laboratorio analisi del G.B. Grassi si sono uniti a noi sindacati riuscendo a sospendere il trasferimento al San Camillo), ad unirsi in questa nostra battaglia perché la sanità è un bene di tutti”. E’ quanto si legge in una nota di Uil Fpl Asl Roma 3.
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