Ostia, la denuncia del Pd: "Il lavoro sommerso riemerge dal mare di Roma”
“Continua la battaglia del Partito Democratico contro lo stato di illegalità diffusa presente sul Litorale di Roma. I rappresentanti delle associazioni degli imprenditori balneari hanno più volte dichiarato (si veda p.e. la puntata di “Buongiorno Regione (Lazio)” del 13/12/2017, andata in onda su Rai3, in cui il sig. Fabrizio Fumagalli, per conto del Sindacato Italiano Balneari, sostiene la presenza di “2500” posti di lavoro relativamente al sistema balneare) che i 75 stabilimenti garantiscono “migliaia” di posti di lavoro.
In realtà dai dati forniti dal Centro per l’impiego relativamente all’ultima stagione balneare, i lavoratori con contratto regolare risultano essere appena 512, di cui ben 134 “ad intermittenza”. I bagnini sarebbero 111 (appena 1,5 per ogni concessione), i baristi 92 (1,2 in media). Con la mozione che presenteremo in Consiglio Municipale, intendiamo imporre ai titolari di chiarire come sia stato possibile garantire la moltitudine di servizi e attività proposte con così poca forza lavoro. Il nostro intento è di far emergere la verità: che gran parte dei lavoratori è assunta in nero o con contratti-fantasma, senza che sia riconosciuta alcuna dignità alle persone che spesso subiscono angherie e soprusi; che tanta ricchezza prodotta dall’industria balneare non viene condivisa con la cittadinanza, ma rimane nelle mani di pochi.
Per questo motivo, come previsto dall’art.176 del nuovo Codice degli appalti, chiediamo con decisione la cessazione di tutti i rapporti concessori nell’ambito dei quali risultino violazioni della normativa sul lavoro, anche in materia di sicurezza e anche nel caso in cui responsabile del rapporto lavorativo irregolare non sia la società concessionaria, ma una società differente, subconcessionaria o affidataria della gestione di uno o più servizi erogati all’interno dello stabilimento. Vogliamo che tutto il lavoro sommerso cominci a riemergere dal mare come primo passo del processo di riconoscimento di un fenomeno che riguarda tutto il territorio cittadino, e tutti i settori dell’economia.
Ma non vogliamo fermarci alla denuncia, e rilanciamo: quest’anno il lavoro sulle spiagge non sia più lavoro Nero, ma diventi lavoro Vero: dignitoso e tutelato. Con la nostra mozione chiediamo all’Amministrazione, che ha più volte manifestato l’intento di ripristinare la legalità, di avviare collaborazioni strette con le autorità competenti affinché sia messa in campo, per la stagione balneare ormai alle porte, una capillare azione che impedisca lo sfruttamento non solo delle spiagge sequestrate ai cittadini, ma anche lo sfruttamento delle persone che contribuiscono col proprio lavoro al profitto degli stabilimenti balneari”.
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