Ostia – Una cosa sembrerebbe ormai certa: l’ex scuola materna Doremidiverto di Ostia non sarà ricostruita. Al suo posto sarà realizzato un centro di accoglienza gestito dalla Caritas. Inutili i presidi, le proteste, le raccolte di firme, gli incontri con l’amministrazione municipale, e anche il progetto ‘offerto’ da un papà architetto, che il Comitato dei genitori ha portato avanti con determinazione negli ultimi quattro anni. I bambini di Ostia centro non avranno una materna a tempo pieno da frequentare. Né la giunta Vizzani prima né quella attuale ora hanno voluto, o potuto, ricostruire la Doremidiverto. Le famiglie lo hanno saputo questa mattina nel corso della commissione congiunta servizi sociali-lavori pubblici con all’ordine del giorno la situazione dei lavori alla Casa della cultura e spazi nella ex colonia Vittorio Emanuele, adiacente l’ex scuola. Una doccia fredda che tuttavia ha ‘riscaldato’ gli animi dei genitori. Una mamma, M.L., senza mezzi termini, ha dichiarato: “Ennesima beffa ai danni dei cittadini. Noi genitori siamo molto indignati: viene negato ai nostri figli il diritto all'istruzione pubblica”. E il Comitato genitori: “Oggi in aula Massimo Di Somma è stata scritta un'altra pagina amara del X municipio ed in particolare sulla gestione del territorio e della cosa pubblica”. Enorme la delusione e l'amarezza delle famiglie. 


Eppure di ‘rassicurazioni’ i genitori ne avevano ricevute a volontà da parte dell’amministrazione. Era infatti stato detto loro che i “fondi sono stati stanziati, il progetto è pronto, l’appalto assegnato…’. Ma… Sì, prima è necessaria la bonifica dell’area dove sorgeva la struttura visto che, inizialmente chiusa per la presenza di amianto e di topi, poi bruciata in un rogo, erano rimasti dei residui tossici. E questa estate, dunque, è stata effettuata la bonifica. “Una bonifica costata un milione di euro… Durata una decina di giorni”, commenta il Comitato genitori: “abbiamo tutte le carte e la documentazione”. Decisamente una bella somma. Ma le famiglie hanno continuato a sperare che la ex Doremidiverto risorgesse, è il caso di dire, dalle sue ceneri. Anche se nelle ultime settimane si era diffusa la ‘voce’, dapprincipio da parte di Casapound, del centro di accoglienza per immigrati invece della materna. A questo scopo il movimento di destra aveva organizzato presidi e proteste. Poi, due giorni fa, sono stati gli stessi cittadini a vedere in azione mezzi, operai e trivelle nell’area di via Cozza. Alla domanda rivolta loro a cosa stessero lavorando, in quanto non era stato ‘ufficializzato’ l’avvio dei lavori di ricostruzione, gli operai hanno risposto ‘un ostello’. Credere o non credere a questo?, si sono domandati i genitori, che oggi hanno deciso di partecipare alla commissione congiunta, alla quale era stato invitato il responsabile della Caritas, don Franco De Donno, gli assessori al sociale e ai lavori pubblici, oltre ai tecnici del Comune. Le famiglie, comunque, tengono a precisare di non avere nulla contro don Franco o contro la Caritas. 



“Alla presenza di un notevole numero di cittadini e genitori, dopo che si è parlato della Casa della cultura, siamo passati a discutere della presenza di mezzi pesanti e trivellatrici nell'area Doremidivero ma nessun consigliere e nessun assessore ‘sapeva’ di cosa si parlasse! Non sono state date spiegazioni né su chi fossero né su che cosa stessero facendo”, ha affermato il Comitato genitori, che ha pubblicato anche un commento decisamente amaro sulla pagina facebook ‘Amianto Ostia Lido Do Re Mi diverto’. “Ma c'è qualcosa di oscuro dietro questo: il presidente del municipio aveva preso un impegno nella prima riunione avuta con una delegazione di genitori che la Doremi sarebbe stata "rifinanziata" e ricostruita. Ma poi, per tre volte, non ci ha più ricevuto per definire i ‘dettagli’, come promesso”, continua la nota del Comitato genitori: “Alla luce di tutto questo e dopo un ampio dibattito in merito alla Casa della cultura e sulle priorità di questo territorio alla domanda, posta all'assessore all’urbanistica Giacomina Di Salvo, firmataria della memoria di giunta del 2013, su che cosa ne sarà dell’area dove sorgeva l’ormai ex scuola, la risposta è stata: “Non ci sono più i soldi per la materna ‘bloccati dal Patto di stabilità’: faremo altre scuole in un altro quadrante. Tradotto: in quell'area sorgerà un’altra ‘cosa’. Una triste conferma del senso di incapacità e di mancanza di priorità verso le esigenze dei cittadini, mai interpellati e resi partecipi di tutto questo. E soprattutto, in questo caso, di assenza di rispetto e di interesse verso i bambini del centro di Ostia che, in definitiva, non hanno una scuola a tempo pieno dove andare. Immaginate lo stato d'animo delle mamme che si vedranno privare per sempre di questa struttura”.  E uno dei papà chiede: “Ora faccio io una domanda: ma se per altre scuole si trovano fondi perché per questa no? Cosa dobbiamo pensare?”.

Francesco Spanò, consigliere Pd e presidente della commissione lavori pubblici del Municipio X: “Sono con i cittadini: sono loro che ci hanno eletto. L’amministrazione faccia chiarezza e dia risposte: in quell’area bisogna fare la scuola. I cittadini non si devono arrendere. La Casa della cultura è un altro discorso, finanziato già nel 2008. Oggi chiederò in consiglio al presidente Tassone chiarezza sulla vicenda”.


Gabriella Monda, una signora di Ostia, in relazione a quanto accaduto, ci ha inviato una mail che di seguito pubblichiamo: 


“Gentile Redazione, sono una cittadina, mamma e abito a Ostia.

Sono INDIGNATA perché da molto tempo ci battiamo per la ricostruzione della materna "Do.Re.Mi.Diverto" bruciata nel 2012 e abbiamo invece saputo che l'area è stata destinata ad una struttura per la Caritas. Sono INDIGNATA perché non hanno ascoltato noi cittadini o parlato con un nostro rappresentante, prima di approvare una memoria di giunta! Sono INDIGNATA perché per ben quattro volte Tassone, il presidente del X Municipio, non si è presentato agli appuntamenti presi con noi cittadini, senza delegare qualcuno che ci spiegasse il perché o ci ascoltasse. Sono INDIGNATA perché lunedì 24 novembre nell'area destinata alla scuola c'erano operai che stavano trivellando e lavorando ed alla domanda: “per che cosa?" hanno risposto che era per edificare un dormitorio Caritas. Sono INDIGNATA perché quando abbiamo chiesto spiegazioni agli assessori ci hanno risposto che non ne sapevano nulla! Avrebbero addirittura fatto una denuncia contro IGNOTI! Intanto trivellatrice e operai sono spariti! A CHE GIOCO GIOCHIAMO? Da cittadina non mi sento tutelata e rappresentata dai politici in Municipio, anzi mi sento presa in giro: offendono la nostra intelligenza dandoci risposte per nulla chiare. Sono stati spesi soldi dei cittadini: 900.000 euro per la bonifica dell'amianto che era rimasto nell'area della scuola dopo che era andata a fuoco e poi viene DONATA alla Caritas! E i lavori del dormitorio chi li paga?”, continua la cittadina. Per un posto alla materna su Ostia ci sono liste d'attesa infinite e molte famiglie non si possono permettere asili privati! Sono stati spesi più di due milioni di euro per ristrutturare l'edificio Vittorio Emanuele ad Ostia, ancora servono altri lavori e soldi perché l'edificio continua ad allagarsi ma non ci sono soldi per la scuola "Do.Re.Mi.Diverto"? PRIMA LA SCUOLA e poi il resto!! Chiedo a voi VOCE perché questo inganno, questa mancanza di risposte e questa ambiguità abbiano fine!! Vi ringrazio. Distinti saluti”.


Gabriella Monda