Ostia, la Gdf esegue nove misure cautelari per frode fiscale, riciclaggio e auto-riciclaggio
Di Redazione il 12/06/2024
Le indagini del 6° Nucleo Operativo Metropolitano del Lido di Ostia sono partite da una denuncia presentata nei confronti di alcuni membri di una fondazione che dal 2019 al 2022 ha gestito un noto stabilimento balneare del litorale romano già confiscato alla criminalità
Ostia (Rm) – “Un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica - 5 agli arresti domiciliari e 4 obblighi di firma - è stata eseguita dai finanzieri di Roma nei confronti di nove persone, accusate delle ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati tributari, truffa, riciclaggio e auto-riciclaggio” si legge in una nota della Gdf diffusa oggi, 12 giugno 2024.
“Le indagini del 6° Nucleo Operativo Metropolitano del Lido di Ostia hanno avuto origine da una denuncia presentata nei confronti di alcuni membri di una fondazione che, dal 2019 al 2022, ha gestito un noto stabilimento balneare del litorale romano, già oggetto di confisca nei confronti di esponenti del clan Fasciani e in carico all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. – si legge ancora nella nota”.
“Gli accertamenti svolti hanno permesso di appurare che gli indagati avevano pensato bene di intestare a una fondazione la struttura, escamotage che aveva permesso poi di sub-affittare il ristorante e il bar interno ad altre società, beneficiando della riduzione del canone di concessione demaniale. Inoltre, è emerso che, attraverso la costituzione di altre fondazioni, associazioni senza scopo di lucro e società, gli indagati ricevevano cospicui introiti a fronte di sponsorizzazioni e donazioni da gruppi multinazionali del settore farmaceutico, che venivano poi riversati ad altre entità ai medesimi riconducibili, servendosi di fatture per operazioni inesistenti relative a consulenze e a progetti fittizi”.
“Il provento di tali transazioni veniva poi riciclato attraverso artificiose movimentazioni bancarie che sfociavano nella ricarica di carte prepagate. – continua la nota della Gdf - Gli elementi raccolti hanno permesso alla locale Procura della Repubblica di richiedere al competente Gip l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti di 9 dei 34 indagati, disponendo, eseguito a Roma, Augusta (Sr), Fiumicino (Rm), Giugliano in Campania (Na), Milano, Pozzuoli (Na), Velletri (Rm) e a Villafranca (Vr)”.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, è vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.
L’attività investigativa delle Fiamme Gialle lidensi si inquadra nella più ampia azione posta in essere dall’Autorità Giudiziaria e dalla Guardia di Finanza di Roma a contrasto delle frodi fiscali che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti.