Ostia – “Dopo il Volturno registro con grande rammarico lo sgombero di un altro importante spazio autogestito a Roma, il Cinema America”, dichiara Filippo Lange, consigliere Sel del municipio X. “Un luogo che ha dato spazio e visibilità a numerose risorse intellettuali e creative del territorio ricostruendo legami di comunità grazie ad una densa e variegata offerta culturale.  Il cinema America ha saputo essere in questi anni luogo di aggregazione e di promozione culturale, di dibattito ed elaborazione politica, perciò lo sgombero poliziesco di questo luogo rappresenta una grave ferita alla scena culturale della città di Roma.  Eppure”, prosegue Lange, “dopo le dichiarazioni estive del Ministro Franceschini sembrava che si fosse trovata una via di uscita positiva all'esperienza di autogestione, per mantenere le prerogative culturali dello spazio ed evitare ulteriori speculazioni edilizie.  Abbiamo purtroppo assistito in quest'ultima stagione ad un accanimento giudiziario e a derive violente di sgomberi buoni solo a cancellare importanti esperienze di partecipazione dal basso, legate ai diritti fondamentali come l'abitare, la cultura e la socialità, senza i quali la città rischia di diventare una landa desolata.  La giunta Marino si impegni a disegnare un piano regolatore di spazi culturali per la città di Roma, e a riconoscere i percorsi di attivazione civica virtuosi che in tanti territori degradati rappresentano il vero nucleo per processi duraturi e sostenibili di rigenerazione urbana”.

 

"Pronti a sostenere le ragioni della cultura per il cinema America",  scrive sul suo profilo twitter il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Arriva come un fulmine a ciel sereno lo sgombero di questa mattina al Cinema America occupato, nel centro storico di Roma”, affermano in una nota i deputati Gennaro Migliore e Ileana Piazzoni di Libertà e Diritti – Socialisti europei.  “La realtà autogestita del cinema è un presidio culturale di punta nel contesto delle attività dello spettacolo in crisi nella città di Roma; questo sgombero – spiega Piazzoni – appare come una forzatura, un atto incomprensibile ai danni di una realtà con la quale la politica aveva intrapreso un accenno di percorso per la futura gestione”.  “Invece, a seguito della denuncia della proprietà per omissione di atti d’ufficio, è scattato lo sgombero in anticipo sull’effettiva entrata in vigore del tanto atteso vincolo storico-artistico, quando gli occupanti avrebbero volontariamente lasciato lo stabile. E’ importante ora che la politica corra ai ripari nei confronti di quanto accaduto – avverte Migliore –, riallacciando i rapporti tra la proprietà, i lavoratori, il tessuto artistico e il contesto urbano”.

“In questo senso apprendiamo con soddisfazione dell’annunciato incontro tra gli occupanti e l’Assessore capitolino all’Urbanistica previsto venerdì prossimo. Abbiamo ritenuto inoltre necessario rivolgere al Ministro Alfano un’interrogazione in merito allo sgombero – concludono i parlamentari–, il quale rischia di pregiudicare l’attuale destinazione del Cinema America e la conservazione dello stato dei luoghi, tenendo in considerazione il degrado in cui ha versato per molti anni e la volontà di demolire lo stabile più volte manifestata dall’attuale proprietà”. Ileana Piazzoni, Gruppo Misto -  Libertà e Diritti - Socialisti Europei


“Lo sgombero dell’ex cinema America effettuato ieri mattina con un esorbitante spiegamento di forze dell’ordine, ben tre, preoccupa e sconcerta perché interrompe bruscamente un percorso virtuoso in itinere sostenuto dalla Regione Lazio e dal Ministro Franceschini. L’apposizione infatti del vincolo di interesse storico artistico, già avviato sulla struttura, è la strada maestra su cui proseguire per preservare questa struttura e per  garantire  la destinazione d’uso a cinema. Ai giovani occupanti, ai quali esprimo la mia solidarietà, va riconosciuto che con l’occupazione hanno inteso non appropriarsi di un bene privato, tra l’altro abbandonato, ma di preservarlo e  tutelarlo da mire speculative. Giovani che credono e cercano di  rendersi  protagonisti della rinascita culturale di questa città, come riconosciuto dagli abitanti del rione”, interviene Maria Gemma Azuni, consigliere Sel del comune di Roma. “Auspico fortemente che si ponga al più presto rimedio al  corto circuito con cui questa mattina è stato interrotto bruscamente il dialogo tra i giovani occupanti, le istituzioni nazionali e locali e la proprietà per  trovare una soluzione che riproponga e realizzi la rinascita di questo spazio come sala cinematografica a disposizione della collettività”, conclude Azuni.