Ostia: “Letti nei corridoi al reparto di psichiatria del Grassi”
Ostia – “Letti nei corridoi nel reparto di psichiatria dell’ospedale Grassi di Ostia. Difficoltà non solo per i pazienti, ma per gli stessi operatori, medici ed infermieri, di intervenire utilizzando con ‘comodità’, a causa delle condizioni precarie, il defribillatore o altra apparecchiatura in caso di crisi dei pazienti. E poi… Disagi per gli utenti stessi derivanti dal posizionamento dei letti in un luogo dove non è possibile l’utilizzo del campanello, dove manca la presa per l’ossigeno, dove non c’è neanche un comodino per custodire i propri effetti personali o una sedia e dove, in sostanza, è completamente assente la privacy”. A segnalare la situazione è l’associazione ‘Per il diritto ad una sanità pubblica e umanizzata’.
“In questo reparto, che è misto, la situazione dei ricoveri in sovrannumero è diventata insostenibile e poco dignitosa”, spiega un esponente dell’associazione. “Il reparto è strutturato per accogliere 13 posti letto ma ciclicamente si arriva a 19, come questa mattina”, spiega l’esponente: “Tra questi 19 pazienti uno è un minorenne perché la struttura di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli, a Roma, è satura e dunque il ragazzino si trova qui, al Grassi, in stanza con uno dei genitori. Poi ci sono 3 pazienti in protocollo suicidio e 2 in trattamento sanitario obbligatorio. Per tutti questi pazienti, pazienti ‘fragili’ che necessitano di massime cure e attenzioni, inoltre, a disposizione abbiamo soltanto una doccia e 5 bagni. Anzi”, sottolinea, “i bagni adesso sono 4 in quanto uno è stato destinato al minorenne”.
“In tutto questo”, sottolineano gli aderenti a ‘Per il diritto ad una sanità pubblica e umanizzata’, “noi vorremmo che ci dicessero dove stiano la dignità e la sicurezza di questi esseri umani. Oltre tutto, a vivere il disagio non sono soltanto i pazienti ma gli stessi operatori sanitari che lavorano in condizioni di sotto organico, sia i medici sia gli infermieri, che dovrebbero essere 4 per turno ma non sempre è così. L’attuale direttore della Asl RmD, Vincenzo Panella, nell’atto aziendale ha posto come obiettivo quello di arrivare a 16 posti letto, ma indubbiamente il Grassi raccoglie un grosso bacino d’utenza: i cittadini del X municipio, quelli di Fiumicino fino ad Aranova visto che l’Aurelia Hospital non ha un reparto di psichiatria. Insomma, sarebbe necessario un ampliamento”.
“Apprezziamo l’impegno ed il lavoro del primario del reparto, dei dottori e quello del direttore sanitario dell’ospedale, dottoressa Paola Masala, che ha disposto, giustamente, la permanenza limitata a quattro ore dei pazienti psichiatrici al pronto soccorso, tuttavia vorremmo, in qualità di persone che aspirano ad una ‘umanità pubblica ed umanizzata’ condizioni di vita, di trattamento e di lavoro dignitose sia per gli utenti sia per i lavoratori”, concludono gli esponenti.
Il problema segnalato non è purtroppo nuovo ed è stato ripetutamente denunciato, sottolineando gli stessi disagi, da diverse sigle sindacali della Asl RmD, tra cui i Cobas.
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