Enriques, genitori chiedono lo sgombero. Labriola e Anco Marzio, un modello di occupazione (VIDEO)
Ostia - Caos questa mattina all'Enriqués occupato. La protesta dei licei lidensi contro il ddl Aprea non si ferma, e anzi si arricchisce di un nuovo capitolo. Protagonisti questa volta sono i genitori degli alunni, preoccupati per l'interruzione forzata delle lezioni.
Dopo che ieri alcuni studenti del Labriola e dell'Anco Marziocontrari all'occupazione sono riusciti a fare regolarmente lezione in succursale, oggi un gruppetto di genitori si è presentato fuori ai cancelli dell'Enriqués per tentare di convincere gli studenti a sgomberare. Ed è scoppiata la polemica. I genitori infatti sono preoccupati per la presenza di un ex alunno dell'Enriqués che entrerebbe liberamente nell'edificio scolastico sollecitando i ragazzi a proseguire l'occupazione. Particolare la situazione degli studenti dell'Enriqués, che sono stati i primi in Italia ad occupare, e oggi, se l'occupazione dovesse continuare anche oltre la giornata di domani, corrono il rischio di non raggiungere il monte dei 200 giorni di frequenza scolasticaobbligatoria previsto dalla legge.
I genitori chiedono che la scuola venga liberata oggi stesso, per permettere la normale ripresa dell'attività didattica. Nessuno di loro però è disposto a rilasciare dichiarazioni. A parlare invece gli studenti, che nonostante i pareri discordanti sembrano disposti a trovare un punto di incontro, e ci spiegano qual è il nocciolo della polemica.
Alcuni di loro appoggiano la proposta di sgombero immediato, sostenendo che quanto si poteva ottenere è già stato ottenuto. Altri invece vorrebbero protrarre la protesta fino al corteo di sabato, una giornata che decreterà la fine dell'occupazione per la maggior parte degli istituti lidensi, dal Labriola all'Anco Marzio. Più estrema invece la proposta di una frangia di studenti che vorrebbe restare in occupazione fino al 14 novembre. Una possibilità che ai genitori proprio non va giù. Intanto, decine e decine di ragazzi restano barricati dietro ai cancelli della scuola. Oggi pomeriggio i genitori si riuniranno in assemblea fuori all'Enriqués per tentare il dialogo con i ragazzi. Domani si deciderà la loro sorte, ma molti di loro sembrano intenzionati a non mollare la presa e a continuare a oltranza una protesta che, seppure con modalità diverse, sembra riscuotere un consenso unanime.
LABRìOLA E ANCO MARZIO: UN' OCCUPAZIONE TUTTA DA VEDERE:
I licei di Ostia d'altronde sono stati i primi ad occupare; ma non solo. Gli istituti lidensi hanno anche lanciato una nuova forma di occupazione che è già diventato un modello: lucchetti ai cancelli, lenzuola alle finestre, un servizio d'ordine organizzato e tanta creatività. Dimenticatevi il caos degli anni passati, la generazione 2.0 è molto meno sprovveduta, molto più pratica e determinata.
Ostia TV ha fatto il giro di alcuni degli istituti superiori attualmente occupati, entrando all'interno delle strutture per vedere come si svolge una giornata tipo di occupazione.
LABRIOLA ORE 10: il servizio di pulizia rigorosamente organizzato per turni sta portando a termine le ultime attività. Intanto nelle aule iniziano i corsi: recupero materie scolastiche, lezioni di musica, cineforum, sedute di discussioni su ddl aprea e assemblee quotidiane per fare il punto della situazione.
ANCO MARZIO ORE 12: si raccolgono i soldi per andare a comprare da mangiare. Nel giro di un quarto d'ora i panini sono pronti, mentre i ragazzi che hanno svolto il servizio d'ordine nella notte si rilassano giocando a carte e chiacchierando sotto le coperte sui materassini della palestra. Tutti i licei hanno chiuso i piani superiori per limitare i danni alla struttura come anche le aule amministrative, informatiche ed i laboratori con attrezzature delicate.
Una giornata organizzata quella degli studenti di tutti i licei occupati di Ostia, secondo un regolamento ferreo seguito alla lettera, che tra pulizie, lezioni e dibattiti portano avanti la protesta contro la mancata realizzazione della Casa della cultura nel XIII Municipio, la legge 953 che nega la possibilità di esprimere le proprie opinioni in un'assemblea d'istituto, le aule sovraffolate, le strutture cadenti e la mancanza di fondi. Grande la partecipazione da parte degli studenti di tutte le classi e anche di notte non si scende sotto la cinquantina di presenze.
Una delegazione composta dai ragazzi del Faraday, Labriola e Toscanelli partirà domani dal liceo Labriola intorno alle 10 per raggiungere il XIII Municipio e portare la protesta all'interno del consiglio in pieno svolgimento. Una protesta che dovrebbe terminare con lo sgombero degli istituti. Sembra infatti che gli studenti abbiano deciso di abbandonare l'occupazione come unica forma di protesta e di adottarne altre meno invasive per la loro attività scolastica come prendere parte alla manifestazione nazionale che si terrà sabato in piazza Esquilino. La partenza di studenti ed insegnanti è prevista per le sabato alle 13.15 presso la stazione lido centro.