Gli studenti del liceo Labriola “si scotchano” e vanno in classe “incerottati”
Ostia – Si sono “scocciati”. Scocciati di promesse non mantenute, innanzi tutto. Stanchi di risposte che non arrivano, esasperati verso le istituzioni che non garantiscono una scuola che risponda alle loro esigenze questa mattina gli studenti del liceo scientifico Antonio Labriola di Ostia hanno dato vita ad una singolare forma di protesta. E si sono “scotchati”.
Hanno preso del nastro adesivo e con questo addosso, come mummie, hanno manifestato esprimendo tutto il proprio disagio contro un “territorio che non risponde alle loro necessità, contro le istituzioni municipali” sorde alle loro richieste e contro “un quartiere che non ha spazi ed una scuola che non è adatta”.
Entrati a scuola “incerottati”, hanno regolarmente frequentato le lezioni spiegando ai loro compagni le motivazioni della protesta.
"Ci siamo scocciati", affermano i ragazzi del Labriola: "abbiamo bisogno di spazi in cui poter condividere le nostre passioni, i nostri sogni ed i nostri interessi. Vogliamo essere i protagonisti del nostro territorio e della nostra scuola. Vogliamo la Casa della cultura alla Vittorio Emanule".
Sono stati questi alcuni dei problemi che i manifestanti hanno sollevato, risvegliando l'attenzione dei compagni e dei professori che li hanno osservati attoniti e incuriositi.
Oggetto della protesta è inoltre la rivendicazione della ex colonia Vittorio Emanuele, per la quale gli studenti hanno protestato negli ultimi mesi chiedendone la riapertura per la realizzazione di un centro socio-culturale e giovanile.
"Abbiamo bisogno di uno spazio per poter dare sfogo alle nostre passioni e ai nostri interessi e per questo siamo con Yut, il movimento giovanile che negli ultimi mesi ha dato vita ad alcuni flash mob a Ostia”, hanno sottolineato i ragazzi, tornando a chiedere sale di prova e registrazione per gruppi musicali, corsi professionali come quelli proposti da Yut e frequentati dai ragazzi nei mesi scorsi (dj-set, video making, fotografia). Per questo e molto altro, noi siamo con Yut!”.
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