Ostia, M5S: “Forza Italia: prima la poltrona, poi il rispetto e la correttezza”
Ostia – Trasparenza nell’azione di governo? Il Movimento 5 Stelle del municipio X punta il dito contro alcune presunte ‘manovre’ avvenute nel parlamentino lidense e, invocando “quell’esigenza di trasparenza tante volte osteggiata in passato dai partiti e spesse volte negata”, affermando di esserne i “portavoce” e per questa ragione di essere “entrati nelle istituzioni per questo per una trasparenza insita nel proprio dna politico”, intende sottolineare, attraverso i propri rappresentanti in consiglio “l’imparzialità dell’attività amministrativa laddove la legalità appare ormai dispersa nelle istituzioni, danneggiando ogni giorno la nostra comunità”.
E i pentastellati vengono al dunque denunciando “la mancanza di credibilità della politica che si alimenta con la sottrazione da parte dei partiti di tutto questo, in favore di giochi sporchi da far accapponare la pelle”. In questo contesto si inserirebbe “il passaggio forzato nel Gruppo misto della consigliera Mariacristina Masi, inizialmente in quota Pdl, poi passata alla rinata Forza Italia per le note vicende berlusconiane: un vero tradimento al suo elettorato di appartenenza, ma soprattutto una motivazione che contribuisce ad allontanare i cittadini dalla politica”. E, in più: “chiarendo che il fine è ostacolare la partecipazione alla Conferenza dei presidenti dei gruppi della consigliera Antonella Moroso in quanto era l'unica aderente al Gruppo misto, oltre che in disaccordo con la Masi che ora per le preferenze raccolte in campagna elettorale sarà la capogruppo”. “Non deve essere andata giù a queste persone la decadenza dell’ex consigliere Pdl Pietro Malara, che a colpi di ricorsi ha visto la sostituzione in favore della Moroso che sarebbe stata di fatto presidente del Gruppo Misto. Così la nuova Forza Italia con un colpo di mano assicura un voto in più che sarebbe potuto andare al Movimento 5 Stelle nella Conferenza dei presidenti dei Gruppi per l’assegnazione della Commissione di garanzia e controllo. Si configura”, spiegano gli esponenti grillini, “pienamente il vizio di “eccesso di potere” dove si raggruppano tutte le violazioni di quei limiti interni alla discrezionalità amministrativa che, pur non essendo consacrati in norme positive, sono inerenti alla natura stessa del potere esercitato, compiendo una deviazione dai principi generali come la correttezza, la buona fede, la diligenza. Ora si ritroveranno con due consiglieri nella commissione riguardante la trasparenza sconvolgendo gli equilibri interni e le dovute garanzie di una commissione delicata ed importante, ma saranno considerati, da chi ha un poco di buonsenso, persone poco utili alla democrazia, alla legalità, alla trasparenza, all’imparzialità e soprattutto a questo territorio, con la speranza che, chi ha confidato in loro, la prossima volta se ne guardi bene dal mettere una croce sui loro nomi. Esiste un vizio di forma nel Regolamento municipale che prevede che siano i presidenti dei gruppi a indicare il nome del presidente della commissione, questo nello specifico caso assegnerebbe l’incarico a Forza Italia anche se non rappresentano la maggioranza dei consiglieri d’opposizione, naturalmente grazie al salto della quaglia della Masi nel gruppo Misto; questo lo dovrà chiarire il Presidente del Consiglio sbrogliando una matassa assai complessa. Intanto”, concludono, “oggi abbiamo portato in aula un documento per richiedere l’assegnazione della Commissione di garanzia e controllo a Giuliana De Pillo (M5S), nonché una delibera di iniziativa consiliare che cambia l’art. 47 del Regolamento che disciplina l’assegnazione della presidenza, chiedendo ai singoli consiglieri, in coscienza e alla luce dell’arroganza di queste persone, di sottoscrivere gli atti per inviarli al presidente del consiglio del nostro Municipio”.
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