A Ostia anche case popolari assegnate a prestanome riconducibili a Carmine Fasciani
Ostia - Non solo droga e usura. La longa manus del clan Fasciani si allungavano anche sulle assegnazioni delle case popolari di Ostia. A riferire del radicamento della malavita anche in questo ambito è stato ieri il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone nel corso della conferenza stampa che si è svolta a San Vitale dopo la maxi operazione della squadra mobile ‘Nuova alba’ che ha portato all’arresto di 51 tra capi e affiliati di una vasta organizzazione criminale di stampo mafioso della quale facevano parte le famiglie Fasciani, Triassi e D'Agati, da tempo attiva sul litorale romano.
"Dalle intercettazioni ambientali risulta che Carmine Fasciani destinava a modo suo appartamenti popolari a persone a lui vicine”, ha detto Pignatone. “Dalle indagini non è ancora emerso attraverso quali canali amministrativi questo potesse avvenire”, ha aggiunto il procuratore. In merito alla presenza di eventuali infiltrazioni amministrativi che potessero permettere l’assegnazione “pilotata” delle case popolari, il capo della squadra mobile di Roma, Renato Cortese, ha spiegato che ‘c’è un aspetto del genere che viene documentato attraverso l’acquisizione di appartamenti dati a prestanome o intestatari fittizi, questione comunque ancora oggetto di accertamenti”.
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