Ostia, maltempo, commercio: attivato uno sportello per chiedere i risarcimenti
Roma – Gravi danni ai negozi, ai magazzini e agli stabilimenti allagati e devastati a Ostia e nella Capitale a causa del violento nubifragio che si è abbattuto su Roma e sul litorale venerdì 31 gennaio. Attivato lo sportello per raccogliere le richieste di risarcimento dei commercianti vittime dell’alluvione. In base alle prime stime i danni ammonterebbero ad almeno 5 milioni di euro. La Presidenza della Confesercenti Provinciale di Roma, che si è riunita oggi, lunedì 3 febbraio, ha dato inoltre la piena adesione alla mobilitazione generale delle imprese che si terrà a Roma il prossimo 18 febbraio, su iniziativa della Rete Imprese Italia. Oltre a protestare per la pressione fiscale che strozza le aziende e i commercianti, l’associazione di categoria ha fatto anche il punto sui danni derivanti dall’alluvione che innanzi tutto ha evidenziato, ancora una volta, la fragilità strutturale della Capitale e come in passato ha creato disagi e danni a famiglie e imprese.
Per le imprese, in particolare, quanto avvenuto aggrava una situazione già difficile dovuta alla crisi che si sta subendo e da una prima rilevazione i danni subiti nell’intero territorio si aggirano sui 5 milioni di euro. La zona Cassia/Flaminia è sotto gli occhi di tutti come sia stata devastata e per quel che riguarda il litorale, permane una situazione allarmante soprattutto nell’area del Comune di Fiumicino. Per quanto riguarda Ostia la fotografia che appare è quella di un Lido dove i danni maggiori sono stati registrati nei magazzini e nei laboratori delle attività, la maggior parte dei quali sotto il livello stradale. Anche per gli stabilimenti balneari si registrano difficoltà dovute alle azioni del maltempo che hanno causato anche il ribaltamento delle strutture. Ancora più complessa appare la situazione a Ostia Antica e Infernetto con gravissimi e diffusi allagamenti.
La Confersercenti ha pertanto condiviso la proposta di tenere nella Capitale una grande mobilitazione per dire ‘basta’ ad un fisco che schiaccia le imprese e le famiglie, al calvario burocratico che le asfissia, ad una tassazione locale a dir poco irresponsabile e che inginocchierà migliaia di imprese ormai sull’orlo del fallimento dovuto ad una crisi dei consumi di portata eccezionale, come mai era accaduto prima. La Confeserecnti, attraverso il presidente, Valter Giammaria, si unisce a Rete Imprese Italia per chiedere che si tolgano i vincoli e i costi che pesano sul lavoro, che le banche ricomincino ad investire nell’economia reale fatta di 4 milioni di imprese, motore produttivo del Paese. Giammaria, ribadisce l’esigenza di invertire la rotta, dare un impulso alla ripresa economica con misure urgenti di diminuzione della tassazione, di favorire l’accesso al credito.
Ancora più assurdo, in questa situazione, ciò che è accaduto a via del Corso nel pieno centro di Roma, dove sono “scoppiate” le tubature, un’area questa interessata in questi anni a progetti e lavori di ristrutturazione da parte del Comune di Roma, così da non far comprendere come sia stato possibile che si sia verificato quanto avvenuto. E’ ora di cambiare registro, conclude la Confesercenti, chiedendo con decisione all’Amministrazione di Roma Capitale di intraprendere una strada fatta di atti concreti e di non proseguire su continue emergenze, a cominciare da un aiuto a quanti hanno subito danni in questa occasione. Attivato uno sportello dove le attività che hanno subito danni si possano rivolgere per raccogliere le richieste di risarcimento.
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