Ostia - La violenta mareggiata della notte scorsa ha messo seriamente a rischio gli impianti che operano sul litorale di Ostia, in alcuni casi danneggiandoli. La costante aggressione del mare, con la complicità delle forti raffiche di scirocco, hanno divelto le barriere di sicurezza mettendo l’intero sistema balneare in una situazione di forte emergenza.


Le strutture in muratura, anche le più alte, quelle che superano gli 8 metri, hanno subito forti allagamenti. E stabilimenti storici, tra i quali lo Sporting beach, il Marechiaro e il Mami stanno ancora facendo la conta dei danni provocati dalle inondazioni.

 
Il presidente di Assobalneari Roma, Renato Papagni: "La situazione di crisi va esaminata nel complessivo stato di non sicurezza della costa ostiense, dal pontile a Capocotta, più volte denunciato dalle rappresentanze balneari alla Regione Lazio”.


“Tutto questo”, prosegue Papagni, “sta a dimostrare che la nostra costa non è in grado di fronteggiare gli stravolgimenti ambientali di questi ultimi anni. Servono, inoltre,  ditte specializzate per la manutenzione”.

 
Dello stesso parere anche Rossella Pizzuti, presidente Sib: “Il mare d'inverno ci impegna come nella stagione estiva. Nella zona di levante abbiamo riscontrato danni minori, ma siamo tutti costantemente impegnanti per la difesa della strutture balneari”.


In effetti, a mettere in ginocchio gli impianti non è tanto la gravità del singolo evento catastrofico, ma la mancanza di una manutenzione costante che permetta di mantenere sempre alta la guardia degli stabilimenti balneari contro i disagi dei fenomeni climatici.

 
La Regione Lazio ha effettuato questa estate degli interventi di ripascimento costiero. Ma secondo gli ultimi accordi firmati con le rappresentanze balneari, l'Ente locale dovrà predisporre un piano d'azione a lungo termine che includa una visone progettualistica in grado di prevedere tutto, anche le condizioni di emergenza come quello che il mare d'inverno, in questi giorni, sta provocando al litorale di Roma.