Ostia, martedì la nomina del commissario. Spunta l’ipotesi Sabella
Ostia – Dopo pasqua la nomina del commissario, incaricato dal sindaco Ignazio Marino, che dovrà supervisionare la delicata situazione che si è venuta a creare nel X municipio dopo le dimissioni del presidente Andrea Tassone. Il neo commissario, che sarà probabilmente individuato lunedì 6 e nominato martedì 7 aprile, avrà il compito di guidare Ostia fino alle elezioni previste per la primavera del 2016. A darne notizia Alfonso Sabella, assessore capitolino alla legalità e delegato al litorale. E proprio l’ex magistrato è stato indicato tra i papabili, benché sia stato fatto anche il nome dell’assessore capitolino Guido Improta. “Ho chiesto di non farlo, ma se la ‘Patria chiama’ bisogna rispondere”, avrebbe dichiarato l’assessore Sabella a questo riguardo: “se mi dicono che lo devo fare lo faccio ma vorrei non farlo, perché Roma è molto più grande di Ostia e Ostia non è solo il mare di Roma. E’ un municipio di 300mila persone: un lavoro molto impegnativo. Significa che dovrei sacrificare altro e credo che in questo momento è meglio che io mi possa occupare anche di altre cose, non solo di Ostia”. Sulla scelta del candidato che dovrebbe guidare il territorio di Ostia il Campidoglio è assiduamente al lavoro, anche per valutare la possibilità di individuare una personalità esterna di grande spessore. Secondo lo Statuto di Roma Capitale questo infatti sarebbe permesso. Possibile, dunque, secondo le ipotesi, la nomina di un ufficiale, un magistrato o un prefetto. L'incarico è però a titolo gratuito.
Giovanni Zannola, consigliere uscente del Partito democratico, interpellato in merito alla possibile nomina di Alfonso Sabella a Ostia Tv dichiara: “Senza dubbio Sabella risponde in pieno al profilo richiesto, benché forse non potrà accettare a causa dei suoi molteplici impegni. E’ un ex magistrato e pertanto in grado di interloquire con la Procura. Quanto al nome di Guido Improta, beh, mi pare improbabile”, prosegue. “Quel che c’è bisogno di fare a Ostia, anche se può sembrare ‘brutto’ dirlo, è ‘tagliare tutte le teste’, togliere tutto quello che c’è da togliere, e far ripartire la macchina amministrativa. Mi auguro”, continua Giovanni Zannola, “che la macchina riparta al più presto. Il problema principale, ora, è ricostruirla. Quanto alle dimissioni del presidente, ecco, non possiamo sempre attribuire la colpa agli altri: penso che ci sia stata una giunta non coraggiosa e non all’altezza delle situazioni. Ostia, quindi, deve ripartire con persone nuove in quanto questo anno e mezzo di lavoro mi sono scontrato con pesanti influenze esterne soprattutto negli uffici tecnici”.
“L'autoelogio quotidiano del Partito Democratico sui giornali è sempre più imbarazzante e deprimente”, dichiara Mariacristina Masi, coordinatore di Forza Italia del X municipio: “Orfini ed Esposito sfruttano la loro visibilità nazionale per raccontare una realtà romana distorta ed un Pd che è solo nei loro sogni. La verità è che stanno gestendo la "cosa pubblica", come "cosa propria", fenomeno preoccupante che continueremo a denunciare ad alta voce. Si affrontano quotidianamente i loro isterismi dovuti agli scandali che hanno condotto alle dimissioni del Presidente Tassone e si trascurano invece i problemi urgenti dei cittadini. Questo Partito democratico, sempre più ridicolo, si riempie la bocca di lotta alla mafia e poi decide di chiudere tutti i presidi dello Stato nel territorio, compreso il Centro orientamento al lavoro che da anni opera proprio nella zona in cui c'è più bisogno della presenza delle Istituzioni. Sarebbe opportuno passare dal momento delle chiacchiere e delle bugie a quello della vergogna e della riflessione", conclude l’esponente azzurra.
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