Ostia, Mazza: “Pronti ad occupare la direzione della Asl RmD per tutelare i nostri figli”
Ostia – Indignati e decisi a difendere il diritto alla salute e a condizioni di vita dignitose per i loro figli domani, giovedì 2 ottobre, i genitori dei cinque bambini affetti da malattie rare attualmente ospiti della ‘Home in hospital’ nell’ospedale Grassi di Ostia si recheranno nella sede della Asl Roma D a Casalbernocchi e, se non otterranno risposte, sono decisi ad occupare la direzione generale. “Da tempo chiediamo condizioni di vita dignitose ed adeguate per i nostri piccoli, attualmente ammassati come pecore, se non peggio, in una stanzetta angusta, insieme ai sofisticati e voluminosi macchinari che li tengono in vita”, spiega Valter Mazza, papà del piccolo Mirko. “Negli ultimi tempi, inoltre, le condizioni di salute dei nostri bambini sono peggiorate: febbri e infezioni che ci hanno preoccupato moltissimo. Ma del resto”, prosegue il signor Mazza, che ha fondato l’associazione ‘Piccoli guerrieri Home in hospital’ e che ha ideato il progetto della ‘home in hospital’, ossia di una struttura indipendente dall’ospedale dove ricreare un ambiente familiare per i piccoli degenti, “in un ambiente piccolissimo è facile che si sviluppino condizioni sfavorevoli per gli organismi dei nostri fragili e delicatissimi figli”.
“Sicuramente”, continua il signor Mazza, “la stanza così allestita è inadeguata non solo per i piccoi pazienti ma anche per i familiari che li assistono ed anche per i fratellini che vanno a trovarli. Abbiamo trascorso un’estate ‘appiccosa’, con il caldo che non dava tregua: l’unico ausilio un condizionatore acquistato anni fa dall’associazione. Eppure, l’azienda ha impiantato un climatizzatore in tutto il piano terra, bypassando però la ‘Home in hospital’. Parlano tanto di ‘spending review’, che noi famiglie abbiamo ribattezzato ‘spending depiù’”. E da parte delle istituzioni che reazioni alle vostre richieste?, chiediamo. “Nessuna”, risponde il papà del piccolo Mirko: “L’unico ‘segno’ è arrivato dal ministro della salute, Beatrice Lorenzin, che il 7 agosto ha inviato una lettera al presidente della Regione, Nicola Zingaretti. A questo punto, visto il silenzio sulla drammatica situazione che bimbi e familiari stanno vivendo, domattina alle nove saremo a Casalbernocchi insieme ai sostenitori dell’associazione. Chi vorrà sostenerci è il benvenuto”, conclude. Le famiglie avevano già denunciato le condizioni inadeguate, al limite, che si erano venute a creare, chiedendo che l'ampliamento dei locali fosse concesso così come era stato loro promesso.
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