Ostia, blitz della municipale al “mercatino della monnezza”: 3 denunce
Ostia – Blitz della polizia municipale di Ostia contro il degradante fenomeno dei mercatini rom. Questa mattina 20 agenti hanno condotto un’operazione in viale della Vittoria, via Oletta e via Capitan Casella, al Lido di Levante, luogo dove ormai avviene sistematicamente la compravendita abusiva di merci “raccogliticce”. Sono stati sequestrati 1.500 chili di merci varie – articoli che, va detto, i nomadi raccolgono direttamente dai cassonetti dell’immondizia – ed oltre 500 “pezzi” di altra roba di dubbia provenienza. Al termine dell’attività sono stati fermati ed identificati 3 cittadini rumeni che sono stati sanzionati per 16.000 euro. A supportare gli agenti del XIII gruppo 4 “squaletti” dell’Ama che provvederanno in seguito alla distruzione delle merci.
Tre anni fa l’amministrazione di via Claudio si era mobilitata contro il fenomeno. Nel dicembre del 2009 si era svolto un incontro congiunto tra la commissione ambiente e quella attività produttive per analizzare il problema e trovare delle soluzioni adeguate. Era stata messa a punto una strategia di intervento che vedeva coinvolte le forze dell’ordine, guardia di finanza e polizia municipale in testa.
I residenti, esasperati, si erano infatti rivolti a Cristiano Rasi, ex presidente della commissione ambiente del XIII municipio, segnalando il “fiorire” di questi mercatini dove vengono venduti materiali di risulta. Le azioni ed i blitz di municipale e finanza continuano con puntualità benché il fenomeno sembri davvero difficile da sradicare.
Al costo di un euro è infatti possibile acquistare di tutto. Dalle scarpe usate alle coperte sudice, dai passeggini per bambini ai carrelli per la spesa rotti e agli abiti usati in questi mercatini si trova di tutto.
Gli “allestimenti” degli oggetti che i nomadi “recuperano” direttamente dai cassonetti è davvero impressionante. I materiali sequestrati vengono quindi distrutti, trattandosi di nulla di più che di rifiuti.
Per reprimere il fenomeno erano state individuate tre fasi operative. Tre strategie di azione. La prima consisteva nel sollecitare la polizia municipale ad essere sempre più presente nelle aree sfruttate per la vendita del materiale cosiddetto “raccogliticcio”. La seconda, invece, interesserà la guardia di finanza che aveva proposto un tavolo di coordinamento con carabinieri, polizia e polizia municipale per discutere delle problematiche connesse al fenomeno. La terza, infine, spettava alla politica locale.
L’allora presidente Rasi aveva proposto un documento, da votare in consiglio, per sollecitare il sindaco Gianni Alemanno ad emanare un’ordinanza contro i mercatini rom. Ed era stata anche inoltrata una lettera al comandante della polizia municipale di Roma per chiedere l’utilizzo del Gruppo speciale sicurezza urbana per un’opera di monitoraggio.
Il presidente della commissione attività produttive, Stefano Salvemme, si era dichiarato d’accordo anche perché, aveva detto, questi mercatini non solo sono inqualificabili sotto l’aspetto del decoro urbano, ma anche sotto l’aspetto della legalità, visto che la merce in vendita, raccolta dai cassonetti, potrebbe essere di provenienza furtiva.
I cittadini delle strade interessate da questo commercio sono stanchi di vedere i marciapiedi puntualmente invasi dalla spazzatura. Al momento, però, l’unico deterrente sono gli interventi delle forze dell'ordine.
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